EA e le armi su licenza nei videogiochi: facciamo chiarezza

Electronic Arts è intervenuta sulla questione delle licenze per usare armi reali nei videogiochi, spiegando di non aver mai pagato o ricevuto soldi per usare armi reali nei suoi giochi. L'equivoco nasce da una sfortunata operazione di marketing di Medal of Honor: Warfighter.

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a cura di Roberto Caccia

Ieri Electronic Arts ha spiegato di non voler pagare le licenze per l'uso di armi reali nei suoi videogiochi, ma secondo Jeff Brown, portavoce di EA, l'azienda non ha mai sborsato denaro e non ha mai ricevuto finanziamenti per usare armi specifiche nei suoi giochi.

L'equivoco è nato da una campagna benefica per promuovere Medal of Honor: Warfighter

La confusione sull'argomento nasce principalmente da una sfortunata operazione di marketing a fini benefici, dedicata alla promozione di Medal of Honor: Warfighter. Brown ha spiegato ai redattori di Ars Technica che nel 2012 EA ha realizzato una campagna per aiutare i veterani della guerra, incoraggiando i produttori delle armi ricreate nel gioco a dare il loro contributo.

Aziende come McMillan Group e Magpul non hanno esitato a finanziare l'operazione, finendo su una pagina del sito ufficiale di Warfighter come "marchi autentici" del gioco, con tanto di link ai siti delle aziende coinvolte. La questione ha sollevato un discreto polverone online, al punto che EA ha preferito rimuovere ogni link "incriminato". Secondo Brown la decisione di togliere i collegamenti è arrivata prima dell'ondata di critiche, ma non abbastanza in fretta da cancellare ogni clamore.

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Per questo motivo il portavoce ha voluto chiarire la posizione di EA nei confronti di queste aziende. "EA non ha ricevuto alcuna donazione dai produttori di armi, tutti i soldi sono andati direttamente al fondo senza fini di lucro dedicato ai veterani", spiega Brown, che conclude l'email inviata ad Ars Technica ribadendo che nessun gioco o servizio di EA ha usato immagini di armi su licenza.

La posizione è condivisibile, visto che si può considerare come un favore reciproco: i giochi guadagnano in autenticità e le aziende di armi godono di pubblicità gratuita. E vissero tutti felici e contenti.