La community di Fortnite è in rivolta contro quella che molti considerano un'invasione di contenuti generati dall'intelligenza artificiale all'interno del celebre battle royale di Epic Games. Migliaia di giocatori hanno espresso il proprio disappunto sui social media dopo aver individuato quella che ritengono essere arte creata da AI in poster e spray presenti nel gioco. La questione ha sollevato un dibattito più ampio sul ruolo dell'intelligenza artificiale nello sviluppo videoludico e sul valore del lavoro degli artisti umani.
Il caso è esploso su Reddit, dove un post intitolato "Dite 'No' alla spazzatura AI" ha raccolto oltre tremila voti favorevoli in poche ore. Gli utenti hanno condiviso screenshot di vari elementi grafici sospetti trovati nel gioco, tra cui un poster raffigurante quello che sembrerebbe uno Yeti dotato di nove dita dei piedi, un dettaglio anatomico improbabile che tradisce l'origine artificiale dell'immagine. La protesta si concentra non tanto sulla qualità visiva quanto sul principio: perché un'azienda miliardaria dovrebbe ricorrere all'AI invece di compensare adeguatamente artisti in carne e ossa?
La rabbia della community non è rivolta all'uso tecnologico dell'intelligenza artificiale in generale. Come ha sottolineato un giocatore nei commenti, molti accetterebbero volentieri l'AI per compiti ripetitivi e tecnici che rallentano lo sviluppo, ma non per gli aspetti creativi che rappresentano l'anima del gioco. Il timore è che le grandi corporation vedano nell'intelligenza artificiale generativa un modo per ridurre drasticamente la forza lavoro umana, sostituendo professionisti con algoritmi.
Le preoccupazioni vanno oltre l'estetica. Diversi utenti hanno richiamato l'attenzione sull'impatto ambientale dei sistemi di AI generativa, che richiedono enormi quantità di energia per funzionare, e sulla questione etica del training di questi modelli su opere d'arte create da esseri umani senza il loro consenso o compenso. Un commento particolarmente condiviso sostiene che, anche se non tutti i giocatori noteranno questi dettagli minori, ciò non giustifica l'uso di una tecnologia considerata dannosa per l'ambiente e per gli artisti.
La controversia assume contorni ancora più interessanti alla luce delle recenti dichiarazioni di Tim Sweeney, CEO di Epic Games. Appena pochi giorni prima dell'esplosione del caso, Sweeney aveva pubblicamente concordato con un ex sviluppatore di Unreal Engine che chiedeva la rimozione dell'etichetta "Realizzato con AI" dai marketplace digitali come Steam. Secondo il dirigente, richiedere agli sviluppatori di dichiarare l'uso di intelligenza artificiale generativa "non ha senso" per i negozi di videogiochi, dato che l'AI sarà coinvolta in quasi tutte le produzioni future.
Sweeney aveva specificato che le etichette relative all'AI sono rilevanti solo per mostre d'arte o marketplace di contenuti digitali dove gli acquirenti devono comprendere la situazione dei diritti d'autore. Una posizione che appare ora in netto contrasto con le richieste della community, che vorrebbe invece maggiore trasparenza sull'uso di questi strumenti. I giocatori temono che, senza una presa di posizione collettiva contro l'AI generativa, il futuro possa riservare skin, musiche e altri contenuti di qualità significativamente inferiore.
L'autore del post originale su Reddit ha lanciato un appello esplicito: se i giocatori non si opporranno ora all'utilizzo dell'intelligenza artificiale per elementi creativi, non dovranno sorprendersi quando anche contenuti più importanti verranno delegati agli algoritmi. La protesta suggerisce persino un boicottaggio degli elementi sospetti, considerati "completamente opzionali" e quindi sostituibili senza impatto sul gameplay.