Giochi next-gen più cari, il problema sono i costi di sviluppo

Secondo le previsioni degli addetti ai lavori i giochi next gen potrebbero costare una decina di dollari in più rispetto a quelli attualmente in commercio. Si presume che anche i costi di sviluppo potrebbero gonfiarsi del doppio o addirittura del triplo.

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a cura di Roberto Caccia

I giochi next gen per PS4 e la nuova Xbox costeranno 70 dollari, 10 dollari in più rispetto al prezzo medio attuale. La previsione arriva dal solito Michael Pachter, che durante una recente conferenza ha dichiarato che la console di Microsoft sarà la regina della prossima generazione.

Una soluzione fantasiosa per risolvere il problema del caroprezzi dei videogiochi

Sembra dunque che i giocatori dovranno prepararsi psicologicamente (e finanziaramente) a scucire più soldi per comprare i videogiochi, anche se Jack Tretton, presidente e amministratore delegato di Sony Computer Entertainment of America, ha rassicurato gli utenti dicendo che su PS4 ci saranno giochi da 0,99 dollari a 60 dollari.

Questo tuttavia non esclude un'espansione dei prezzi e considerando lo stato attuale dell'industria dei videogiochi sembra quasi inevitabile. Numerosi studio e perfino i piccoli editori chiudono i battenti per la difficoltà nel realizzare un profitto dalle loro attività.

Il recente caso di THQ è ancora sotto gli occhi tutti, con un'azienda in bancarotta e venduta all'asta ai migliori offerenti. Secondo le ultime stime il passaggio fra la generazione precedente e quella attuale ha raddoppiato, in alcuni casi anche triplicato, i costi di sviluppo. Non ci sarebbe da sorprendersi se stime simili fossero confermate anche per il prossimo passaggio generazionale.

Le stime di Factor 5 evidenziano l'impennata dei costi di sviluppo dei videogiochi - Clicca per ingrandire

Andando indietro nel tempo si scopre che secondo i calcoli di Factor 5 (il defunto studio responsabile dello sfortunato Lair per PS3) sviluppare un gioco per le console a 16 bit costava dai 50.000 ai 300.000 dollari nel lontano 1995. Una bazzecola in confronto ai 20 milioni di dollari dei progetti ad alto budget per PS3, PC e Xbox 360.

Anche correggendo il dato con l'inflazione si passerebbe dai 300.000 dollari del 1995 ai 450.000 dollari del 2013, mentre facendo lo stesso calcolo al contrario si scopre che i 20 milioni di oggi sarebbero stati 13 milioni di dollari nel 1995. Un valore 43 volte superiore. È legittimo dunque chiedersi come si possano produrre giochi ad alto budget nel 2013 riuscendo a recuperare i costi di sviluppo e qui intervengono tutti i meccanismi come le microtransazioni, i DLC e i servizi in abbonamento. Una prassi ormai consolidata ma che fino a qualche anno fa non era ancora così diffusa.

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Questi servizi aiutano sicuramente a guadagnare più soldi senza alzare il prezzo finale dei giochi, ma è chiaro che in futuro un ritocco verso l'alto sarà inevitabile. Come fare a scongiurare questa eventualità? La distribuzione digitale potrà risolvere questo problema? Secondo la community di giocatori PC questa sembra la risposta più ovvia, basta dare un'occhiata alle offerte e ai prezzi di Steam per rendersene conto e tutto questo ci porta alla vera domanda da "un milione di dollari". Riusciranno le console next gen a offrire una soluzione simile, con una piattaforma stabile e gratuita per il gioco online e prezzi dei giochi accettabili? Ai posteri l'ardua sentenza.