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Hogwarts Legacy, il miglior gioco di Harry Potter mai creato | Recensione

Il giorno tanto atteso è arrivato: Hogwarts Legacy, l'open world ambientato nel mondo di Harry Potter, è finalmente tra noi.

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a cura di Giulia Serena

Editor

Un bimbo orfano appoggiato da due amici, una scuola di magia e un cattivo che non si dà pace. Come può la combinazione di questi tre elementi apparentemente semplici aver dato vita a un fenomeno così vasto? Il panorama fantasy nel 1997, anno di uscita del primo libro, era già più che saturo, eppure Harry Potter è riuscito velocemente a entrare nel cuore di adulti e bambini da tutto il mondo, diventando la serie di romanzi più venduta di sempre nel corso dei 25 anni successivi. Dai libri ai film, dai film ai videogiochi, la saga si è espansa sempre di più, incapsulando il Mondo Magico in qualsiasi media possibile e immaginabile, riscuotendo sempre e comunque successo. Non è quindi una sorpresa che l'annuncio di Hogwarts Legacy nell'ormai lontano settembre 2020 abbia scatenato il visibilio di fan da ogni dove — me compresa — che, nonostante le informazioni fossero poche e la confusione riguardo ai contenuti dell'opera tanta, non vedevano l'ora di poter mettere mano sul prodotto finito.

Flashforward di quasi tre anni, e l'action RPG è finalmente tra noi; qualche settimana fa vi ho parlato del titolo di Avalanche in anteprima, mentre ora, in seguito a qualche giorno di gameplay molto intenso, sono pronta per dare un giudizio completo sull'opera. Sarà una recensione lunga e dettagliata, quindi se volete direttamente il succo, eccolo qui: Hogwarts Legacy è il miglior gioco di Harry Potter mai creato, nonché un titolo fantastico per tutti coloro che amano il franchise e vogliono immergersi completamente nel Mondo Magico, mentre potrebbe risultare un po' meno attraente per chi non conosce la saga e vuole semplicemente godersi un RPG fantasy.

Hogwarts Legacy e l'inizio sfortunato

Ora che vi ho detto praticamente tutto quello che dovevate sapere, posso passare a parlare veramente del gioco. Ricordo come se fosse ieri l'annuncio iniziale di Hogwarts Legacy: stavo seguendo l'evento PlayStation in diretta, e il primo trailer mi aveva lasciato in uno stato di shock totale. Un videogame su Harry Potter, ma senza Harry Potter? E per di più open world? Per quanto l'hype fosse alle stelle, lo era anche lo scetticismo per un'opera che avrebbe potuto rivelarsi una totale catastrofe; ebbene, queste sensazioni si sono protratte finché non ho potuto cominciare veramente l'avventura sulla mia Xbox Series S, dissipando pian piano tutte le nubi e facendo spazio a un arcobaleno ricco di incantesimi, misteri e colpi di bacchetta.

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Come in ogni RPG che si rispetti, la prima cosa che vi ritroverete a fare dopo aver avviato l'opera è creare il vostro personaggio; sotto questo aspetto Avalanche poteva sforzarsi un po' di più, dato che non è possibile modificare nel dettaglio ogni elemento del viso, bensì scegliere solamente da preset già presenti e modificare il colore di occhi, capelli e pelle. Insomma, se stavate già pensando che avreste speso ore a creare un mago o strega a vostra immagine e somiglianza, purtroppo dovrete ridimensionare le vostre aspettative, dato che il processo difficilmente durerà più di cinque minuti.

In ogni caso, una volta conclusa la creazione del personaggio, penserete di poter prendere l'Hogwarts Express e arrivare al castello... e invece no. Non sarete infatti un comune studente di 11 anni che si sta approcciando alla magia per la prima volta, ma arriverete direttamente al quinto anno grazie all'aiuto del vostro mentore, il Professor Fig, che vi ha insegnato le basi necessarie per poter essere ammessi alle lezioni. Insomma, nuova scuola, nuova vita, nuovi amici: cosa può andare storto? Il primo giorno comincia però molto male: non ci saranno binari 9 e ¾ da raggiungere né treni ad aspettarvi, dato che la parte iniziale del gioco è molto più rocambolesca.

A causa di un inspiegabile incidente vi ritroverete catapultati insieme al Professor Fig in un luogo diroccato e isolato, e lì inizieranno a succedere cose strane. Scoprirete infatti di possedere un'abilità speciale che vi collega alla cosiddetta Magia Antica, una fonte di potere estremamente forte e, se affidata alle mani sbagliate, terribilmente pericolosa. Non ci vorrà molto prima di capire che le recenti ribellioni di goblin e l'inasprimento delle attività dei bracconieri sono legati proprio a questo, e il vostro compito sarà capire quali siano i loro obiettivi, oltre a fermarli prima che riescano a fare qualsiasi cosa stiano progettando.

"Non Serpeverde, non Serpeverde"

Ovviamente, oltre a effettuare ricerche su una magia risalente a secoli prima della vostra nascita, dovrete anche svolgere le normali mansioni da studenti. Anche se a fatica riuscirete ad arrivare ad Hogwarts giusto in tempo per la cerimonia di smistamento, tanto temuta quanto attesa da qualsiasi alunno che metta piede nel castello; a differenza del test presente sul sito del Wizarding World, che si compone di svariate domande atte a inserirvi in modo più accurato possibile nella casata giusta per voi, in Hogwarts Legacy la procedura è molto più breve — nonché più realistica —. Dopo aver appoggiato il cappello nella testa, questo vi porrà solo un paio di domande, in base alle quali deciderà la vostra sorte; a quel punto potrete decidere di confermare la casata o, qualora non vi dovesse andar bene, cambiarla con quella che preferite. Nel mio caso, non potevo chiedere di meglio che Serpeverde, quindi ho premuto sul pulsante per accettare senza pensarci due volte.

Siete ora ufficialmente degli studenti della scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, e come tali dovrete frequentare le lezioni e adempire ai vostri doveri di alunni. Essendo arrivati al quinto anno sarete però notevolmente in ritardo rispetto agli altri, e avrete due strumenti per mettervi al passo con gli altri: il primo è la Guida pratica, ovvero un libro in cui raccoglierete tutto il vostro sapere, catalogandolo in base a categorie come ingredienti, animali, nemici e così via; il secondo sono direttamente i professori, i quali vi assegneranno incarichi extra nella forma di missioni secondarie, con la ricompensa di imparare nuovi incantesimi e sbloccare pozioni o piante utili nei combattimenti. Non dovrete quindi rispettare un programma e presentarvi in aula ogni giorno, bensì potrete svolgere le quest quando preferite e nell'ordine che desiderate in base a ciò che ritenete più importante o interessante.

In ogni caso, non potrete trascurare gli oneri da studenti, dato che per proseguire nelle missioni principali dovrete, in molti casi, aver completato delle secondarie, provenienti dai professori o dai vostri compagni. Proprio queste quest si rivelano essere più interessanti rispetto alla storia principale, che, per quanto sia originale, non è particolarmente coinvolgente. Non aspettatevi una narrazione ai livelli dei libri di Harry Potter, ma piuttosto una trama lineare che va a scavare ancora più nel passato del Mondo Magico, raccontando le origini di un potere del tutto inedito all'interno della lore.

Ciò che invece Avalanche è riuscita a fare in modo ottimale è creare una narrazione coesa, dove le quest secondarie si intersecano con la storia principale; nonostante agli altri personaggi non interessi scoprire i segreti della Magia Antica, anche loro per un motivo o per un altro vogliono effettuare ricerche sui goblin e sui bracconieri che minacciano gli abitanti e gli animali delle Highlands. In particolar modo, ho trovato la storyline di Sebastian, uno studente di Serpeverde, la più interessante in assoluto, dato che approfondisce proprio la vita del fondatore della casata, Salazar Serpeverde, mostrandone persino lo studio segreto che spesso viene menzionato nella saga.

L'immensità di Hogwarts

Passando al level design di Hogwarts Legacy, possiamo dire che si divide essenzialmente in due: il castello, e tutto ciò che sta al di fuori. Hogwarts è stato infatti riprodotto con un'accuratezza incredibile, dato che ogni dettaglio, dalle case comuni alle aule ai cortili, è stato creato seguendo esattamente quello che è stato scritto nei libri o mostrato nei film, oppure immaginato in modo perfettamente coerente; si potrebbero passare ore solo a esplorare l'immenso edificio, ammirandone ogni quadro in movimento, statua e fantasma, e vi assicuro che non vi basterebbero per riuscire a navigarci senza l'aiuto della mappa.

Il discorso cambia appena si mette il piede fuori dal castello: a parte la cittadina di Hogsmaede, dove potrete comprare tutto il materiale necessario per la vostra vita magica, l'open world è sì ricco di attività, ma ripetute e poco stimolanti. Vi sono vari paesini sparsi qua e là dove trovare bauli e qualche commerciante — anche se vendono tutti le stesse cose, quindi si rivelano più utili per vendere equipaggiamento innecessario che per comprare effettivamente qualcosa —, grotte con mini-dungeon o semplicemente del loot, radure dove catturare animali fantastici, accampamenti di nemici da depredare per ottenere ricompense. Oltre a ciò, vi sono le Prove di Merlino, ovvero dei puzzle ambientali da risolvere, e le quest provenienti da abitanti delle Highlands, che vi chiederanno una mano, solitamente per consegnare o raccogliere un oggetto.

Sebbene la mappa sia ricca di queste attività, si presentano tutte uguali tra di loro, facendovi ritrovare dunque a svolgerle non perché siano effettivamente interessanti, ma solo per ottenere equipaggiamento da vendere o esperienza per salire di livello nel caso in cui sia necessario per proseguire nelle missioni principali. Anche a livello di design l'open world è alquanto monotono e, per quanto da un lato sia una scelta sensata dato che il gioco è ambientato nelle Highlands scozzesi che sono, in fin fine, delle distese verdi, dall'altro lato mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa di più. Considerando l'immensa quantità di dettagli ed elementi posta all'interno di Hogwarts, vedere un mondo così privo di ambienti interessanti è un vero peccato.

Wingardium Leviosa o Avada Kedavra?

Una cosa che non manca, in compenso, in Hogwarts Legacy, sono le possibilità di combattimento. Il mondo pullula di nemici, tra animali feroci, stregoni oscuri e goblin, contro cui potrete scontrarvi per esercitare la vostra abilità con la bacchetta, trovando le accoppiate di incantesimi migliori e generando combo devastanti. Non era decisamente un compito facile per Avalanche riuscire a creare degli scontri coinvolgenti dato che, alla fin fine, le lotte tra maghi si riducono a scie di luce emesse da due pezzi di legno.

Con l'obiettivo di creare dei combattimenti che funzionassero sulla lunga tratta senza risultare macchinosi, gli sviluppatori hanno selezionato più di venti incantesimi provenienti dalla lore di Harry Potter, dividendoli in base alla loro funzionalità, come attacco e manipolazione dei nemici — sì, ci sono anche quelli imperdonabili —. Starà a voi scegliere quali utilizzare in ogni occasione, assegnando una magia per ognuno dei pulsanti sul lato destro del controller e switchando poi tra gli slot con le frecce direzionali. Avrete dunque un massimo di 16 incantesimi sempre a portata di mano da poter lanciare, da utilizzare in combinazione con il colpo base, lo scudo, la schivata, il potere speciale dato dalla Magia Antica ed eventuali pozioni e piante presenti nell'inventario. Sebbene ci voglia un bel po' di pratica per riuscire a maneggiare l'insieme di tutti questi elementi, soprattutto quando si stanno affrontando tanti avversari contemporaneamente, alla fine il risultato funziona in modo ottimale, e all'uscire vittoriosi dagli scontri proverete un grandissimo senso di soddisfazione.

Ovviamente, gli incantesimi non sono utili solamente nei combattimenti, ma anche nella risoluzione dei tantissimi puzzle ambientali presenti nell'open world (le Prove di Merlino di cui vi parlavo poc'anzi) e soprattutto nelle missioni, dove dovrete spostare, far lievitare, distruggere o riparare oggetti in base alla situazione. Nel corso dell'avventura avete poi modo di potenziare il vostro personaggio tramite il classico sistema di talenti, sbloccando nuove abilità con dei punti ottenuti al salire di livello; inoltre, potrete potenziare il vostro equipaggiamento nella Stanza delle Necessità, aumentando il boost alla difesa o all'attacco e attribuendo delle caratteristiche come la resistenza a un certo elemento.

La nostra casa dentro Hogwarts

Ora che ho menzionato la Stanza delle Necessità non posso che parlarne, dato che si tratta di uno degli elementi meglio riusciti in Hogwarts Legacy. Se siete fan di Harry Potter, probabilmente vi ricorderete di questa stanza magica, la quale appare solo a chi ne ha davvero bisogno, facendogli trovare tutto ciò di cui necessita. Nella saga il luogo viene menzionato varie volte prima di venire utilizzata nel quinto capitolo dal protagonista per insegnare Difesa contro le Arti Oscure all'Esercito di Silente; nel gioco invece si tratta della nostra base personale, dove poter coltivare l'arte magica in ogni sua forma.

Si possono infatti piazzare calderoni per creare pozioni, vasi per far crescere piante e telai per migliorare l'equipaggiamento; inoltre, è presente una specie di serra che ci porta in uno spazio erboso immenso in cui allevare gli animali fantastici che troviamo in giro, ricavandone materiali utili. Oltre a essere utilissima per ovvie ragioni, la Stanza delle Necessità è completamente personalizzabile: ogni elemento, dagli oggetti collocati ai muri o alle statue, è modificabile, scegliendo il colore e lo stile che preferiamo, oltre che la grandezza. Ad aiutarvi in tutti questi compiti vi sarà Tik, un cordiale elfo domestico che sarà al vostro servizio in qualsiasi momento all'interno del luogo speciale (oltre che a ricordare tremendamente Dobby, facendomi quasi scendere una lacrima a ogni conversazione).

Nel mondo esterno invece il vostro più fedele alleato sarà la scopa, con cui potrete volare verso qualsiasi punto della mappa con estrema agilità. Devo essere sincera, le dinamiche di volo mi spaventavano non poco prima di iniziare a giocare dato che rischiavano di essere complesse e legnose, facendo schiantare il giocatore al primo albero nella strada; per mia sorpresa muoversi in aria si è rivelato invece semplice e comodo, e anche quando sono passata dal manico di scopa agli animali volanti come l'Ippogrifo l'esperienza è rimasta estremamente positiva.

Hogwarts Legacy è fan service?

Una domanda che probabilmente tutti si sono posti al sapere che Hogwarts Legacy sarebbe stato un gioco ambientato nel mondo di Harry Potter, ma in un altro periodo storico e senza i personaggi iconici della saga è: ci saranno riferimenti al franchise? Ebbene, sì, ci sono, anche se non nella misura che potreste immaginare. I rimandi più diretti al franchise sono sicuramente alcuni fantasmi come l'iconico Pix e i cognomi di alcuni dei docenti, come la professoressa Weasley e Phineas Nigellus Black, preside della scuola; i fan più esperti si ricorderanno di quest'ultimo nome dato che si tratta di un personaggio veramente menzionato nei libri e rappresenta un lontano parente di Sirius Black.

Per il resto, nel corso del gioco sono presenti delle similitudini con la storia canonica — per esempio, il primo incantesimo che apprenderete in aula sarà Wingardium Leviosa —, ma trattandosi di una trama inedita, nonché ambientata un secolo prima, per la maggior parte vivrete semplicemente un'avventura come studenti nel Mondo Magico (ed è esattamente questo che voleva Avalanche, di lì il nome Hogwarts Legacy). Camminare per luoghi letti nei libri o visti nei film provoca inevitabilmente una bellissima sensazione di familiarità, ed è impossibile non sorridere quando Olivander (un antenato, chiaramente) ci porge la bacchetta, che ovviamente ai primi tentativi non va bene.

Anche a livello audio sentirete delle melodie decisamente familiari: nell'introduzione del gioco è presente l'iconica Hegwid's Theme (la traccia sonora più famosa dei film), mentre per il resto tutti i brani sono inediti e si adattano perfettamente con i toni della saga, creando un sottofondo piacevole in qualsiasi situazione. Sono stata anche estremamente sorpresa dal doppiaggio italiano, che si è rivelato di qualità ottima per tutti i personaggi.

E se non so nulla di Harry Potter?

Dall'altro lato, cosa può offrire Hogwarts Legacy per chi non è fan di Harry Potter, e magari vuole utilizzare l'opera come primo punto di approccio alla saga? Se valutiamo il gioco per quello che, in fin fine, è, ovvero un action RPG open world, si tratta sicuramente di un'esperienza godibile e divertente, con cui rilassarsi per svariate ore; non è però il miglior gioco del suo genere, e proprio per questo se non siete affascinati dal Mondo Magico potreste non considerarlo altrettanto attraente.

Quello che manca, in mia opinione, per tutti coloro che non conoscono Harry Potter è proprio la "magia" di immergersi in un mondo che si è sempre considerato lontano e che ora è diventato finalmente accessibile, almeno in formato videoludico (magari potessi visitarlo realmente, ma per quello attendo la lettera il primo settembre). Hogwarts Legacy è un sogno per i fan della saga, e un RPG come altri per tutti gli altri.

L'impatto visivo di Hogwarts Legacy

Infine, voglio spendere qualche parola sulla versione su cui ho testato Hogwarts Legacy, ovvero l'Xbox Series S. Il titolo prevede due impostazioni grafiche, quality e performance: le ho provate entrambe, ma ho scelto sin da subito la prima, dato che la qualità è nettamente migliore e gli FPS, salvo qualche piccolo calo, si mantengono sui 60. La seconda invece, per quanto il gameplay sia effettivamente più fluido, riduce sin troppo l'impatto visivo, e dato che l'opera punta tantissimo sull'estetica, questo va a peggiorare l'esperienza di gioco.

Nel corso della mia avventura ho poi incontrato svariati glitch e bug, soprattutto a livello visivo, come personaggi con pixel mancanti, cambi di luce improvvisi e ombre mal messe. Non sono poi mancati un paio di NPC sbucati dal nulla, doppiaggi fuori sync rispetto alle immagini e paesaggi lenti a renderizzare durante il volo. Insomma, assolutamente nulla che rovini l'esperienza di gioco e che non possa essere risolvibile semplicemente con una patch (che probabilmente vedremo poco dopo il rilascio), ma comunque piccoli difetti che fanno storgere il naso in certi momenti e che vanno a intaccare un'opera che dovrebbe puntare alla perfezione.

Voto Recensione di Hogwarts Legacy - Xbox Series S


8

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Castello di Hogwarts riprodotto con un'accuratezza sublime

  • Sistema di combattimento

  • Meccaniche di volo

  • Storie secondarie

  • Audio e doppiaggio

Contro

  • Mondo open world monotono nel design

  • Creazione del personaggio poco dettagliata

  • Alcuni bug e glitch grafici

Commento

Insomma, Hogwarts Legacy è promosso? Noi diciamo di sì: se siete fan di Harry Potter, vi immergerete nel mondo di cui avete sempre fantasticato, sentendovi gli eroi della storia e tenendo le sorti del Mondo Magico nelle vostre mani. Rimarrete meravigliati dall'accuratezza con cui è stato creato il castello di Hogwarts, così come dall'ampia varietà di incantesimi, animali fantastici e missioni secondarie da svolgere; purtroppo a peccare è l'open world al di fuori della scuola, che per quanto sia ricco di attività si presenta monotono e privo di veri luoghi d'interesse. Per chi invece non è mai stato attratto dalla saga fantasy, non lo consigliamo come punto d'inizio; prendete piuttosto in mano un caro e vecchio libro, innamoratevi della storia e poi tornate sull'opera di Avalanche, vi assicuriamo che l'esperienza sarà assolutamente magica.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Hogwarts Legacy - Xbox Series S

Hogwarts Legacy - Xbox Series S