I dazi di Trump colpiranno pesantemente anche i videogiochi

Associazione videogiochi USA chiede a Trump di rivedere i dazi con il settore privato per evitare danni all'industria dei videogiochi.

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a cura di Giulia Serena

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L'Entertainment Software Association (ESA) ha esortato l'amministrazione Trump a consultarsi con il settore privato per evitare danni all'industria dei videogiochi, in seguito all'entrata in vigore dei controversi dazi sulle importazioni.

L'ESA, che rappresenta importanti aziende del settore come Microsoft, Nintendo, Sony Interactive Entertainment e altre, ha dichiarato in un comunicato:

"I dazi sui dispositivi per videogiochi e prodotti correlati avrebbero un impatto negativo su centinaia di milioni di americani e danneggerebbero i significativi contributi del nostro settore all'economia statunitense".

La preoccupazione principale riguarda un possibile aumento dei prezzi delle console e di altri prodotti fisici legati ai videogiochi. Vi avevamo raccontato già qualche settimana fa le potenziali conseguenze dei dazi sull'industria, con particolare attenzione all'impatto sui costi di produzione e sui prezzi al consumo delle nuove console in arrivo.

David Gibson, analista senior di MST Financial, ha commentato su X che il dazio cinese avrebbe un impatto "zero" sulla Nintendo Switch 2 negli Stati Uniti, ma eventuali tariffe sulle importazioni dal Vietnam potrebbero cambiare la situazione. Joost van Dreunen, autore della newsletter Super Joost, ha invece sottolineato che "l'ambiente economico più ampio, in particolare i potenziali impatti tariffari della nuova amministrazione statunitense, potrebbe influenzare significativamente l'accoglienza dei consumatori".

Il presidente Trump ha firmato un ordine che impone dazi su Canada, Cina e Messico, provocando ritorsioni da parte di questi paesi. Il Ministero del Commercio cinese ha annunciato l'intenzione di presentare una causa presso l'Organizzazione Mondiale del Commercio. Trump ha anche minacciato dazi contro l'Unione Europea, definendola "un'atrocità", mentre ha suggerito che la situazione con il Regno Unito "può essere risolta".

L'ESA ha espresso la volontà di collaborare con l'amministrazione e il Congresso per "trovare modi per sostenere la crescita economica supportata dal nostro settore". La situazione rimane, quindi, in evoluzione, con potenziali ripercussioni significative sull'industria dei videogiochi e sui consumatori americani.

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