Night Call Recensione, il perfetto Taxi Noir

Night Call è un gioco indipendente ambientato in una Parigi scossa dal terrorismo e da un serial killer ferale, dove la verità giace in un piccolo taxi.

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a cura di Alessandro Palladino

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Tempo fa vi avevamo parlato di Night Call: un gioco dalle forti tinte noir che prometteva uno scenario molto intimo e crudo, rinchiuso nell’abitacolo di un taxi e incentrato sull’intimità che si crea tra i passeggeri e il tassista. Omicidi, identità rubate, passati burrascosi e denuncia politica sono tutti ingredienti di un’alchimia che ci aveva già convinto nel nostro provato, nonostante qualche piccola incertezza tecnica.

Quest’estate, Monkey Moon e Black Muffin hanno finalmente lanciato il proprio prodotto, pronto a contrastare il torrido caldo delle spiagge con la fredda pioggia di una Parigi che proprio non vuole dormire mai. È un viaggio che andrà ben oltre la tariffa standard grazie alla sua anima hard-boiled, non dimenticando comunque di rimanere ancorata a un necessario realismo ben dosato e strutturato.

Luci dal finestrino

Rispetto alla nostra anteprima, Night Call ci permette di scegliere diversi casi da svolgere e una difficoltà selezionabile per ognuno di essi. Tutti i nodi centrali raccontano una storia unica e la personalizzazione della propria esperienza va incontro a tutti i tipi di giocatore, sia quelli che vogliono cimentare le proprie capacità deduttive con indizi e testimoni, sia chi vuole solo seguire una storia e crogiolarsi nel profondo sistema di dialogo.

A prescindere da come si vuole guidare la partita, ciò che vi aspetta in Night Call è un racconto dai toni crudi in cui la narrazione verrà stabilita solamente dai dialoghi con chi deciderete di ospitare nei sedili posteriori del vostro Taxi. La ricerca di criminali e assassini è solo un parte del filo di trama che connette i vari temi che lo studio affronta in questo gioco, arrivando a delineare molteplici spaccati della vita moderna semplicemente percorrendo le varie strade. Un esempio di un particolare personaggio che ci è rimasto impresso è stato un contadino ingaggiato per un reality e umiliato da tutti – con tanto di meme e offese su Twitter – per una sua frase razzista durante lo show. Non lo pensava davvero, eppure è bastato un secondo di rabbia per rovinargli la vita e condurlo a cercare un taxi per piazzarsi davanti alla sede dell’emittente, la quale lo aveva ampiamente snobbato al telefono.

Attraverso le nostre scelte di dialogo abbiamo trasformato la sua ira in amara tristezza, costringendolo a trattenere tra i denti i propri pensieri, mentre la pioggia che batteva fuori dal finestrino preannunciava una notte in cui sarebbe stato fermo a inzupparsi per il bene dei suoi ideali. Non c’entrava assolutamente nulla con il caso dell’investigazione, eppure la sua storia colpisce dritto al cuore per il modo umano con cui viene raccontata, descrivendo le emozioni attraverso gestualità trapelate tra le linee di dialogo. Ed è una delle tante vicissitudini che potrete vivere in Night Call, insieme a narrazioni che parlano di razzismo, terrorismo, omofobia, depressione e una miriade di altre tematiche estremamente sensibili.

I dettagli, le parole utilizzate e perfino gli slang sono piccoli elementi che riescono a comunicare in maniera efficace anche senza il supporto di gestualità fisiche o espressioni facciali dalla molteplice forma. Un risultato estremamente difficile da rendere solamente con i dialoghi e che attesta la grandissima capacità di scrittura del team creativo, riuscito nell’intento di creare l’impianto giusto per dare spessore agli scambi verbali del gioco.

In particolar modo è importante sottolineare come la backstory sul terrorismo e sulla discriminazione della popolazione araba giochino un ruolo centrale nelle varie realtà dipinte dal titolo, portandoci quindi a riflettere in maniera coscienziosa sulla situazione geopolitica della Francia e dell’Europa scossa dal terrore. Non a caso, Parigi è la città perfetta per riflettere proprio sul modo in cui gli europei (e i parigini nello specifico) abbiano cambiato la propria prospettiva e stile di vita dopo i tragici eventi degli ultimi anni, specialmente se si va ad indagare anche il rapporto che le istituzioni e la polizia hanno assunto nei confronti dei privati cittadini di minoranze etniche o provenienti dai bassifondi della città. Un gioco che quindi non si fa scrupoli a essere intrinsicamente politico, e che anzi riesce a utilizzare il malcontento proprio per caratterizzare la crudezza del suo "cast".

Per quanto la moltitudine di storie e situazioni sia importante nel quadro culturale che Night Call cerca di dipingere, i casi al centro dell’attenzione eventualmente vi risucchieranno nel clou della caccia all’uomo, mettendo alla prova il vostro intelletto ed eloquenza. In generale le crime-story di Night Call sono piuttosto dilatate nello svolgimento e vedono tra le loro qualità anche una buona dose di caratterizzazione dei personaggi, specialmente per quanto riguarda la storia dei principali sospettati e del nostro tassista. Quest’ultimo infatti potrà emergere solo attraverso l’interazione con i vari sospettati e la polizia, svelandoci il suo tormentato passato e il perché continua a fare da talpa in un taxi, oltre che a delineare le sue azioni negli eventi chiavi del mondo di gioco.

Frammenti che vanno ricostruiti e che dunque esulano un po’ dalla linearità, come è giusto che sia per un gioco che vuole rappresentare una vera e propria indagine. Sbagliate qualcosa o fiutate la pista errata e sarete fuori dai giochi, lasciandovi dietro molte domande insolute e un serial killer libero. Ma del resto è anche questo il bello no? La verità non è servita su un piatto d’argento sempre raggiungibile, ci dovrete lavorare, immergervi nel mondo di Night Call e assorbirne la sua realtà, la quale è ben più vicina di quanto possa apparire dal vostro schermo. Non a caso, il gioco prevede finali multipli e dal sospettato sempre diverso.

La dura vita del lavoratore

Per fare il vostro dovere, tutto quello che il gioco vi richiede a livello ludico è effettuare delle decisioni. Le interazioni maggiori avvengono in due istanze: la prima è quando vi ritroverete nel taxi e la seconda quando staccherete da lavoro e tornerete a casa.

Durante il vostro turno vi verrà chiesto di scegliere di quali clienti occuparvi in base a diversi fattori: il più importante è ovviamente inerente alla rilevanza del cliente con il caso alla mano. Più accoglierete persone chiave per l’indagine, più riuscirete ad andare avanti nella storia centrale di Night Call, sebbene sia necessario anche esulare dalla lista dei sospettati e visitare negozi o luoghi chiave per il caso. A questo punto però dovrete stare attenti a gestire gli altri due parametri da tenere in considerazione: la benzina e i soldi.

Essendo un tassista, dovrete comunque cercare di rientrare nei costi delle vostre corse e portarvi a casa del profitto attraverso l’oculata selezione di tragitti che non siano troppo dispendiosi a livello di tempo e carburante. Corse brevi e tratte accessibili significano più tempo per diversi clienti, meno benzina spesa e più denaro che entrerà nelle vostre tasche a fine serata. Non che sia possibile diventare schifosamente ricchi facendo il tassista a Parigi, ma in Night Call è necessario quantomeno avere il denaro per soddisfare i vostri bisogni più umani e comprare i giornali da cui attingere indizi e notizie. Se sarete troppo negligenti su questi aspetti, potreste ritrovarvi con dei malus economici in grado di mettere in serio pericolo l’andamento della vostra indagine ed è qui che il realismo di Night Call si fa decisamente più pratico.

Tornati a casa sarà vostro compito decidere quanto dormire e come organizzare gli indizi gentilmente offerti dalla polizia o ottenuti nelle vostre chiacchierate durante il lavoro. Anche qui il tempo sarà tiranno e dovrete cercare di trovare l’equilibrio giusto tra le ore di sonno e le ore insonni passate ad analizzare fascicoli e foto confidenziali. Più ore spenderete nell’indagine, più potrete andare avanti con il caso e trovare VIP da rintracciare con il Taxi per una corsa, ma allo stesso tempo dormire di più vi permetterà di fare il vostro turno in tranquillità e senza problemi alla salute, avendo quindi più tempo per approfondire i dossier la notte successiva.

Una nottata insonne non ha mai ucciso nessuno, ma una settimana potrebbe essere decisamente troppo da sopportare. Night Call pecca un po’ nella chiarezza dei limiti temporali, lasciandovi arrancare tra le varie decisioni per capire più o meno quale sia la quadra giusta. Niente di tremendamente sconvolgente, ma potrebbe rappresentare un ostacolo per i giocatori meno lungimiranti e attenti, specialmente nelle giornate più cruciali per il caso.

Il resto del titolo è costituito dall’enorme mole di dialoghi in cui dovremo destreggiarci con scelte, interazioni e deduzioni. In ogni scambio con i nostri interlocutori bisognerà essere abili e capire l’umore o i desideri di chi siede sui sedili posteriori, tentando di indurlo in una strada di pensieri che ci porti al risultato da noi voluto, che sia una mancia o un’informazione vitale per incastrare il criminale. In questo Night Call è decisamente migliorato rispetto all’anteprima, contestualizzando moltissimo le scelte e utilizzando indicatori visivi per dare qualche piccolo suggerimento al giocatore.

L’aiuto non è però invasivo: tutto l’impianto si reggerà solamente sulla vostra comprensione, senza scambi di battute intricati o espressioni facciali al limite del ridicolo per segnalarci le menzogne. Essendo la struttura portante di Night Call, siamo ben contenti che risulti impeccabile in ogni sua sfaccettatura, approfondendo dove deve e trovando perfino momenti in cui mostrare leggerezza e comicità. Chiaramente in tutto questo rimane una barriera linguistica che potrebbe essere ostica da superare per chi non mastica benissimo l’inglese, soprattutto quando ci sono personaggi con accenti e dialetti particolari.

L’assenza di doppiaggio, anche a ragione della localizzazione, è un po’ un peccato ma data la mole di dialoghi e personaggi sarebbe stato impossibile per uno studio indipendente sostenerne i costi, perciò Night Call contrasta questa mancanza indugiando nei suoi effetti sonori e nelle varie musiche che accompagnano il gioco. Mentre il rumore della pioggia o del motore della macchina sono ben resi, e il jazz di fondo fa il suo lavoro come musica ambientale, la poca varietà delle composizioni e delle atmosfere alla lunga può pesare sulla godibilità dell’esperienza, soprattutto se non sono presenti particolari guizzi di creatività musicale.

L’eccellenza di Nightcall è rappresentata dall’estetica scura e sporca che il titolo sfoggia fieramente, lasciando che i personaggi vengano rappresentati come figure quasi impercettibili, racchiuse come sono in un chiaro scuro che sottolinea i loro tratti distintivi. La poca nitidezza di ciò che il giocatore vede è un perfetto esempio di come rendere un’atmosfera noir in maniera intelligente all’interno di un’opera videoludica, senza abusare delle ombre e sfruttando, invece, il modo in cui la “luce” o i colori vicini al bianco interagiscono con tutto ciò che compare sullo schermo, dando quindi il vero effetto soffuso che ci si aspetterebbe dal comparto visivo di tale genere. Finora, Night Call è forse il gioco indipendente più fedele alla tradizione del noir letterario da cui prende spunto, scalzando l’immaginario americano con una ventata d’aria fresca direttamente dalla parte più fredda e cinica della Francia. L'unico neo è rappresentato da alcuni piccoli e sporadici problemi tecnici, specialmente durante la navigazione della mappa simulata.