Nintendo: la prigione per l'hacker Bowser servirà da esempio per gli altri

La sentenza per l'hacker Bowser servirà come esempio per il pubblico, almeno secondo Nintendo: ecco i commenti sulla sentenza.

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a cura di Alessandro Adinolfi

Vi ricordate di Gary Bowser? L'hacker fu accusato di aver distribuito per diversi anni le ROM dei giochi Nintendo. Il colosso nipponico riuscì a farlo processare negli Stati Uniti d'America, con il tribunale che decise di condannarlo a 40 mesi di prigione. A distanza di diversi mesi, Axios ha ricevuto i documenti della sentenza, con tanto di commento da parte della casa di Kyoto, che come è possibile immaginare non è stato molto positivo.

Il commento è stato dichiarato dall'avvocato di Nintendo, ovvero Ajay Singh. "La condanna è un momento molto importante per noi. A sostenere Nintendo è l'acquisto delle console e dei giochi, che fanno sorridere le persone", le parole dell'avvocato. Il giudice della corte distrettuale degli Stati Uniti ha poi chiesto a Singh come si può comunicare alle persone che non c'è gloria nella pirateria, e la risposta di Singh è stata abbastanza chiara. "Questa sentenza sarà di beneficio anche per l'educazione delle persone", le parole dell'avvocato contenute a termine delle carte della sentenza.

In realtà la sentenza è stata ben più leggera di quanto richiesto dalla casa di Kyoto. Inizialmente, infatti, Nintendo e i suoi avvocati avevano chiesto ben 5 anni di prigionia per l'uomo. Alla fine il giudice lo ha condannato per poco più di tre anni, ma siamo sicuri che si tratti di una pena comunque esemplare e che sì, con molta probabilità servirà davvero da lezione per tutti coloro che distribuiscono in maniera illegale i software della casa di Kyoto, anche se (almeno per ora) il fenomeno sembra lontano dal fermarsi definitivamente.

Oltre a piratare i giochi, Bowser è stato anche accusato di aver ricevuto ingenti somme dalle sue attività illecite. L'uomo offriva e vendeva anche le modifiche per le varie console del colosso nipponico. Oltre alla prigionia, Bowser dovrà anche risarcire il colosso nipponico per 10 milioni di dollari.