PES 2012 meglio del 2011: lo abbiamo provato

La redazione di Tom's Hardware ha provato in anteprima Pro Evolution Soccer 2012, durante un evento dedicato ad appassionati e alle testate del settore. Ecco le nostre prime impressioni sulla nuova simulazione calcistica di Konami.

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a cura di Roberto Caccia

Durante la giornata di ieri abbiamo partecipato a un evento dedicato a Pro Evolution Soccer 2012, il nuovo capitolo della simulazione calcistica di Konami. Oltre a gustarci la presentazione del gioco abbiamo potuto provare di persona una demo, purtroppo non proprio aggiornatissima, ma prima scopriamo insieme le principali novità!

Pro Evolution Soccer 2012

A livello grafico non cambia molto rispetto a PES 2011. C'è stato qualche ritocco grafico, che si nota maggiormente su quello che succede intorno al campo. Ora gli steward si gireranno per guardare le azioni più pericolose, gli allenatori sbraiteranno e le telecamere seguiranno l'azione. In generale è tutto molto più vivo, e anche le animazioni dei giocatori sembrano averne beneficiato.

Ma la rivoluzione più grossa è Active AI, un nuovo sistema d'intelligenza artificiale che grazie a una serie di algoritmi riesce a simulare l'intelligenza e soprattutto le emozioni di un giocatore di calcio. Un'ampia fetta delle presentazione si è concentrata proprio su quest'ultimo dettaglio, sottolineando le vene dei giocatori più arrabbiati (magari per una decisione arbitrale sbagliata), il sudore di quelli più stanchi e lo sconforto di quelli ansiosi di recuperare un risultato negativo.

Sembra infatti che uno degli obiettivi degli sviluppatori giapponesi sia proprio quello di ricreare le emozioni provate mentre si gioca una partita vera, e non quelle che si provano mentre si guarda il calcio in televisione.

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Un altro vantaggio evidente di questa nuova intelligenza artificiale si nota nel gioco di squadra. In PES 2011 c'è un difetto con il quale gli amanti del gioco di Konami hanno dovuto imparare a convivere: i propri compagni rimangono fermi in attesa della palla. In PES 2012 invece il proprio compagno capisce che deve smarcarsi e riesce a effettuare la sovrapposizione. L'AAI in questo caso gli "dona" l'intelligenza necessaria per capire quale sia la zona migliore per lo sviluppo dell'azione, e lo fa correre in quella direzione.

Un'altra gradita caratteristica di questa nuova edizione sono le corse per liberarsi dalle marcature. In PES 2012 il compagno del reparto d'attacco, se c'è l'occasione, farà una corsa in una direzione diversa da quella del giocatore con la palla, per portargli via il difensore e lasciare via libera verso la porta.

AAI, inoltre, permette anche i tagli in diagonale (finalmente!). In PES 2011 i giocatori correvano dritti e si schiantavano inesorabilmente contro le difese avversarie. In PES 2012 invece i compagni si smarcano e si preparano al tiro muovendosi in tutte le direzioni.

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Passando dall'attacco alla difesa scopriamo che quella chiamata "a zona" è stata rivista. In PES 2011 i giocatori tengono la formazione rigidamente, e capitava spesso di vedere crateri tra le linee di difesa e centrocampo. Ora invece la squadra è capace di schiacciarsi e i giocatori si staccano e pressano in maniera indipendente.

Anche la marcatura a zona ha subito alcuni miglioramenti. Nel vecchio capitolo del gioco di calcio di Konami i giocatori avevano un confine preciso oltre il quale non andavano per rispettare i comandi. In questa versione invece hanno maggiore indipendenza; la marcatura non viene mai mollata fino a che il difensore non capisce che un suo compagno di reparto può prendere in consegna l'attaccante.

Infine parliamo dell'Off the ball control. Questa nuova funzione di PES 2012 permetterà di prendere il controllo del giocatore senza la palla durante i calci piazzati. Se durante le rimesse laterali questa funzione non offrirà molto di più rispetto alla modalità tradizionale, durante i calci d'angolo o le punizioni è una gradita aggiunta che può aumentare le possibilità di concludere a rete.

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Ma non possiamo salutarvi prima di raccontarvi com'è andata la nostra partitella. Purtroppo per impegni lavorativi non ci siamo soffermati a lungo e abbiamo fatto soltanto un breve test. Tuttavia le nostre impressioni sono state positive. Rispetto a PES 2011 i giocatori sono più reattivi, i contrasti più fisici e il pallone ha traiettorie decisamente credibili.

Durante i passaggi una pressione prolungata del pulsante X (la versione provata era per Playstation 3) alza la traiettoria della palla, e l'off the ball funziona decisamente bene. Basta premere la levetta destra per cominciare a controllare il gioco senza palla, schiacciare uno dei tre pulsanti dedicati al passaggio e il gioco è fatto. Volete sapere chi ha vinto? Segreto professionale!