Alla (ri)scoperta di… Pizza Syndicate!

Vi ricordate di Pizza Syndicate? Uscito nel 1999, questo gestionale unico nel suo genere non riuscì a spopolare, ripercorriamo la sua storia!

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a cura di Michele Pintaudi

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Ci sono titoli destinati a rimanere nella storia dei videogiochi e altri che, invece, purtroppo passano senza lasciare un segno troppo evidente. Prodotti magari ben realizzati e ricchi di spunti interessanti, ma ai quali in fin dei conti mancava quel qualcosa che li rendesse davvero speciali: in questa rubrica ne abbiamo visti tanti e oggi, dopo avervi parlato di
Detroit: Become Human, cambiamo completamente genere.

Il videogioco di cui andremo a chiacchierare oggi è infatti un gestionale con una struttura molto, molto semplice che alcuni di voi probabilmente ricorderanno, seppur in maniera assai vaga. Non si può infatti dire che Pizza Syndicate sia uno di quei giochi passati alla storia, ma chi vi scrive ne conserva comunque un ricordo più che piacevole che vorrebbe condividere con voi. Iniziamo come sempre con un salto indietro nel tempo, fino al 1999…

Pizza Syndicate, pronti a diventare pizzaioli?

Quello dei gestionali è un genere, purtroppo, molto spesso sottovalutato: si tratta di un tipo di gioco abbastanza di nicchia ma che, nonostante ciò, è ricco di perle che in quanto videogiocatori sarebbe davvero un peccato perdersi per strada. Tornando indietro di qualche anno ci troviamo di fronte a uno scenario dove, a conti fatti, il genere gestionale e le sue mille sfaccettature offrivano prodotti davvero per tutti i gusti.

Si va da titoli come Railroad Tycoon e Theme Park, passando per capolavori indimenticabili come Theme Hospital - di cui vi abbiamo parlato proprio in questa rubrica - e persino giochi per gli amanti della storia come la serie Anno. Prodotti diversi tra loro ma capaci allo stesso modo di catturare e appassionare il proprio pubblico, e proprio questo è il loro maggiore punto di forza: la varietà, sotto ogni punto di vista.

In uno scenario così ricco di sfumature, poco prima dell’inizio del nuovo millennio, esce Pizza Syndicate: gestionale distribuito da Activision Value e sviluppato dall’ormai defunta Software 2000, software house nota già nota al pubblico per titoli di natura molto simile. Il concept come detto è molto semplice, in quanto il giocatore si trova a dover gestire una pizzeria (come singolo ristorante o come catena) con tutta una serie di aspetti da considerare che vedremo in seguito. Trattandosi di un prodotto senza troppe pretese non fu chiaramente oggetto di una grossa campagna di marketing: considerate che il sottoscritto lo scoprì acquistandolo come inserto editoriale per appena 15.000 lire, e questo giusto pochi mesi dopo la sua uscita.

Le aspettative insomma non erano particolarmente elevate ma il gioco, a onor del vero, era ed è ancora oggi un’esperienza capace di intrattenere senza fronzoli. Dovremo appunto gestire il nostro franchise di pizzerie in giro per i cinque continenti, e il gioco ci metterà a disposizione sin dall’inizio alcune delle più famose città del mondo: trattandosi di pizza non può chiaramente mancare l’Italia, qui rappresentata da Roma, Venezia e Pisa. Cominceremo scegliendo lo scopo della nostra partita tra una lista di obiettivi predefiniti - come l’apertura di un certo numero di filiali, il raggiungimento di un determinato fatturato e via dicendo - o decidendo da noi quello che dovremo raggiungere. In primo luogo andremo ad acquistare o affittare il nostro primo ristorante, per poi cominciare con la gestione vera e propria.

In Pizza Syndicate avremo il pieno controllo del nostro business: dalla scelta di dipendenti e fornitori all’organizzazione di attività di marketing e pubblicità. Il giocatore potrà scegliere su che canali promuoversi e quanto investire, tenendo sempre sotto controllo le risorse economiche e… Umane a propria disposizione. Già perché non è detto che i nostri lavoratori siano davvero ligi al dovere, tra chi batterà la fiacca e chi addirittura potrebbe essere un infiltrato della concorrenza.

Da qui passiamo a un aspetto molto importante di Pizza Syndicate: dovremo sì gestire la nostra pizzeria, ma non sta scritto da nessuna parte che il tutto andrà fatto in maniera del tutto onesta. In quanto manager starà a noi scegliere se rigare dritto o se corrompere polizia, media o chiunque ci capiti a tiro per il bene della nostra attività. Rapinare i magazzini dei concorrenti? Si può fare. Boicottare una loro spedizione o riempirgli la cucina di insetti? Anche, e potremo addirittura rivolgerci alla criminalità organizzata per chiedere un aiuto in tutte queste piccole operazioni non proprio oneste. Pizza Syndicate è dunque un titolo genuinamente divertente, in grado di intrattenere e di strappare qualche risata praticamente a chiunque. Come mai allora è passato così in sordina e oggi, a poco più di vent’anni dalla sua uscita, non se lo ricorda più nessuno?

Pizza Syndicate: un gestionale… Non troppo speciale?

Noto negli Stati Uniti con il nome di Fast Food Tycoon, il gioco è in realtà il sequel dell’ancor meno noto Pizza Connection del 1994: un gioco che gettava le basi per un sottogenere dove fondere ristorazione e malavita in un modo davvero originale, che con Pizza Syndicate ha forse raggiunto uno dei suoi punti più alti. Uno dei tanti aspetti divertenti di quest’ultimo è anche, lato prettamente gestionale, la possibilità di creare e personalizzare praticamente ogni cosa. Potremo infatti arredare il nostro locale come vogliamo e modificare ogni particolare del nostro business come preferiamo, dal logo al tutto ciò che sarà presente nel menù. La creazione delle pizze sarà infatti una delle parti più irriverenti dell’intero titolo: daremo prova alle nostre abilità da pizzaiolo potendo scegliere tra decine di ingredienti classici e alcuni un po’ meno convenzionali come larve, locuste, serpenti e formiche. Sì davvero.

Se è vero che Pizza Syndicate non punta a prendersi troppo sul serio, va però detto che sono diversi i motivi per cui non è riuscito a rimanere nella memoria dei videogiocatori di allora. Ci riagganciamo qui al discorso iniziale: si tratta di un prodotto appartenente a un genere già di per sé abbastanza di nicchia, nel quale emergere risultava (e risulta ancora oggi) un'operazione particolarmente complicata.

Nel 1999 il mondo accoglieva titoli come il primo Silent Hill, Crash Team Racing e Final Fantasy VIII, e questi tre da soli basterebbero a rendere l’idea di quanto il settore aveva da offrire. Se poi parliamo solo del genere gestionale lo stesso anno uscivano Harvest Moon 64, RollerCoaster Tycoon e X: Beyond the Frontier… Tre capolavori con cui era chiaramente difficile competere, e che confermavano quanto il mercato fosse saturo di prodotti di una certa qualità.

Al netto di tutto Pizza Syndicate rimane ancora oggi un titolo interessante da scoprire e riscoprire, che oggi è peraltro possibile recuperare facilmente in quanto abandonware. Il nostro consiglio è di cercarlo e dargli un’occasione: vi troverete di fronte a un titolo capace di intrattenervi in maniera semplice ed esilarante, al quale magari riuscirete addirittura ad affezionarvi. La parola passa ora a voi: conoscevate già Pizza Syndicate? E quali sono quei titoli del genere a cui siete più legati?