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Saints Row 4 Re-Elected | Recensione, follia su Nintendo Switch

I Saints tornano nuovamente su Nintendo Switch con Saints Row 4 Re-Elected, l'episodio più folle della celebre saga di Volition.

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a cura di Giacomo Todeschini

Editor

Quando si pensa a caciaraggine e follia a livello videoludico una delle prime saghe che viene in mente a tutti è sicuramente quella di Saints Row, con i titoli di Volition che si sono da sempre contraddistinti per uno stile a dir poco sopra le righe. Ebbene, nonostante i primi episodi della serie non siano certamente “sani di mente”, il quarto capitolo di Saints Row è riuscito ad alzare ancor di più l’asticella, proponendoci un’esperienza a tratti addirittura destabilizzante. Considerando tali premesse sarebbe stato quasi utopico pensare a un approdo della saga su Nintendo Switch fino a qualche anno fa, ma, dopo il cambio di politica del celebre publisher nipponico, i Saints hanno fatto il loro esordio anche sulla piccola ibrida di casa Nintendo, prima con l’ancora relativamente tradizionale terzo capitolo e ora con il fragoroso Saints Row 4 Re-Elected.

Supereroi o presidenti?

La follia di Saints Row 4 Re-Elected è evidente fin dal prologo, quando ci ritroveremo nel ruolo nientepopodimeno che del presidente americano, con il nostro primo compito che sarà quello di decidere se eliminare dalla faccia della terra la fame o il cancro. Dopo tale scelta totalmente fine a sé stessa la situazione precipiterà letteralmente, con tanto di invasione aliena e relativo contrattacco su una contraerea oltremodo patriottica. Un incipit totalmente fuori dagli schemi, che certifica la follia alla base dell’opera e che altro non è che un piccolo assaggio di quello che ci aspetta all’interno del gioco completo.

Con la scusa dell’invasione aliena Volition è infatti riuscita a spedirci direttamente dentro una simulazione, dove grazie a del sano hacking potremo bellamente farci beffe delle leggi della natura, piegandole senza troppi problemi al nostro volere. Dopo le prime missioni più o meno tradizionali, infatti, cominceremo a diventare sempre più potenti e potremo correre a velocità super-soniche ed effettuare salti da diverse decine di metri. Non mancheranno poi ovviamente anche diversi poteri, come scariche congelanti, telecinesi e molto altro ancora che ci renderanno a dir poco inarrestabili. Grazie a questo escamotage con questo quarto capitolo Saints Row lascia quindi le vesti da clone di GTA e, sebbene la struttura di gioco sia sempre quella, si sposta a fare invece le veci di Crackdown, il tutto in una versione decisamente più fuori di testa della saga di Microsoft.

Pad alla mano l’esperienza di gioco è sicuramente valida e in grado di regalare ore e ore di divertimento, ma anche decisamente grezza e colma di imperfezioni. Le potenzialità supereroistiche del nostro alter-ego digitale sviano infatti lo sguardo dai tanti difetti del titolo, non riuscendo però a celarli del tutto. Il sistema di guida, che fortunatamente utilizzeremo poco visti i sopracitati poteri, è ad esempio decisamente scadente e anche la parte shooting dell’opera non brilla per virtuosismi vari. L’IA dei nemici, infine, è decisamente basilare e ci troveremo spesso e volentieri contro alieni, che ricordiamo dovrebbero essere una specie decisamente più evoluta della nostra, incastrati in elementi dello scenario o, ancora, intenti a compiere strani movimenti.

La possibilità di muoversi a velocità innaturali e di utilizzare diversi poteri sovrumani riescono però a dare un motivo d’essere a Saints Row 4 Re-Elected, rendendolo un titolo anche piacevole, colmo di cose da fare e perfetto per tutti coloro che non ne hanno mai abbastanza di open-world. Tra collezionabili da raccogliere, qua conosciuti come cluster di dati, torri da scalare, avamposti da liberare e negozi da conquistare, le cose da fare sono veramente tante e, sebbene non si discostino più di tanto dai canoni del genere, riescono comunque ad intrattenere il giocatore con una variopinta serie di attività. A render ancor più frizzante il tutto è inoltre la presenza della co-operativa fino a due giocatori, con il titolo che ci permette quindi di mettere a soqquadro il mondo di gioco in compagnia di un amico. Niente di veramente rivoluzionario, ma si tratta comunque di una possibilità decisamente gradita che aumenta senza ombra di dubbio alcuno l'appeal dell'opera.

Tale nuova formula di gioco, che ricorda decisamente anche quella dei Prototype, fa però passare decisamente in secondo piano moltissime caratteristiche presenti nel titolo e che rappresentavano dei capisaldi dei precedenti episodi della saga. Macchine e veicoli sono ora infatti decisamente inutili e anche l'armamentario messo a nostra disposizione per mettere a ferro e fuoco la simulazione di Steelport risulta talvolta superfluo in confronto ai grandi poteri del nostro alter-ego in Saints Row 4 Re-Elected. Del resto, per quale motivo dovremmo crivellare con decine di colpi un alieno quando per eliminarlo basta congelarlo con una scarica mandandolo successivamente in mille pezzi correndoci semplicemente incontro?

Saints Row 4 Re-Elected: il politicamente scorretto fatto a videogioco

Un aspetto da tenere in grande, grandissima considerazione quando si parla di Saints Row 4 è sicuramente quello relativo all’ironia del titolo, con l’opera di Volition che non fa assolutamente nulla per rientrare nel politically correct. Tra riferimenti sessuali, battute sempre oltre il limite e personaggi ambigui, Saints Row 4 Re-Elected valica infatti spesso e volentieri la frontiera del buon gusto e può quindi risultare anche offensivo per alcune categorie di persone o decisamente eccessivo per altre. Quel 18+ sulla copertina, del resto, questa volta non mente assolutamente. Può piacere o meno, ma senza tale forte componente irriverente Saints Row perderebbe la propria identità, finendo per diventare, allora sì, veramente poco più che un banale free-roaming come ce ne sono tanti altri.

Tale verve può inoltre essere ovviamente ritrovata nei vari DLC del titolo, come ad esempio in Enter The Dominatrix, la cui tematica può purtroppo essere facilmente dedotta dal non fraintendibile titolo, o How the Saints Save Christmas, in cui le festività natalizie vengono riproposte in una veste non esattamente tradizionale. Per gli amanti di tutta questa follia Saints Row Re-Elected comprende su Nintendo Switch ben 25 differenti DLC, che variano da semplicemente qualche arma in più a delle missioni aggiuntive come nei due casi sopracitati. Nonostante tale grande offerta sul piano contenutistico manca purtroppo il DLC più corposo e riuscito dell’opera, ossia quel Gat out of Hell che è invece incluso insieme alle versioni retail per PS4 e Xbox One del titolo. A onor del vero si tratta però di un DLC stand-alone e non quindi direttamente dipendente da Saints Row 4, ma la sua mancanza è troppo evidente per non essere notata.

Grezzo, ma solido

Saints Row è una saga che non ha mai brillato sul piano tecnico e neanche questo quarto capitolo fa eccezione a questa regola non scritta. Così come l’originale Saints Row 4 era vetusto ed arretrato per animazioni e resa grafica al rilascio su Xbox 360 e PS3, così anche questa riedizione per Nintendo Switch non spicca particolarmente per tecnicismi o bontà grafiche. Come osservabile nelle immagini a corredo di questa recensione la resa grafica non è infatti delle migliori e capita spesso e volentieri di imbattersi in scene a bassa risoluzione, con tanto di pixel fin troppo evidenti.

Tale pochezza è però fortunatamente bilanciata da un framerate solido e granitico, che sulla piccola ibrida nipponica non viene messo in crisi neanche nelle situazioni più concitate. Saints Row 4 Re-Elected su Switch non risente infatti né di combattimenti ed esplosioni né tanto meno di corse ad una velocità incredibile o decine di personaggi a schermo, risultando fluido e pienamente godibile nella quasi totalità dei casi. Un fatto non scontato e sicuramente più rilevante di una bontà grafica che, in titoli come questo, passa spesso e volentieri in secondo piano rispetto alla stabilità del framerate.

Voto Recensione di Saints Row 4 Re-Elected


7.1

Voto Finale

Il Verdetto di Tom's Hardware

Pro

  • Divertente e dinamico

  • Framerate decisamente stabile

  • Ben 25 DLC inclusi

Contro

  • Per qualcuno potrebbe risultare eccessivo

  • Aspetto grafico ampiamente rivedibile

  • Dov'è Gat out of Hell?

Commento

In un tripudio di esplosioni, vocaboli coloriti e situazioni a dir poco anticonformiste Saints Row 4 Re-Elected fa il suo esordio su Nintendo Switch nella sua vecchia e indissolubile veste, senza aggiungere niente di nuovo al suo arsenale. Politicamente scorretto e oltremodo sopra le righe: chiunque non si è ancora immerso nell’opera di Volition troverà in questa versione per Nintendo Switch un titolo divertente ed eccessivo, sebbene decisamente ancora grezzo in diverse meccaniche. Peccato solo per la mancanza di Gat out of Hell, con l’apprezzato contenuto aggiuntivo che avrebbe reso completa l’offerta sul piano contenutistico anche sulla piccola console di casa Nintendo.

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Immagine di Saints Row 4 Re-Elected - Nintendo Switch

Saints Row 4 Re-Elected - Nintendo Switch