Sony contro il Jailbreak PS3, rivenditori nel mirino

Sony continua la sua battaglia contro il jailbreak per PS3, ora potranno essere colpiti per vie legali anche i rivenditori delle chiavette che aggirano le difese della console. Sarà sufficiente chiudere i canali di vendita per contrastare la pirateria?

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a cura di Roberto Caccia

Sony ha deciso di allargare la battaglia legale contro il jailbreak per Playstation 3 (PS Jailbreak, Homebrew e backup di giochi per la PS3), colpendo anche i distributori. Inizialmente l'azienda giapponese aveva deciso di concentrarsi sui creatori di questi dispositivi (PS Jailbreak in pericolo, Sony si gioca la carta legale), ma ora saranno ritenuti responsabili anche i venditori

Recentemente Sony ha vinto una causa in Australia per bloccare la vendita del PS Jailbreak (PS Jailbreak: Sony vince una battaglia, non la guerra) ma nel frattempo sono nate diverse soluzioni "open source" per oltrepassare le difese della Playstation 3.

Con i nuovi firmware Sony ha bloccato il collegamento di joypad e dispositivi non autorizzati

La battaglia però non si svolge soltanto in tribunale, Sony ha infatti deciso di correre ai ripari creando un firmware in grado di bloccare gli hack tramite chiavette USB (PS3, ecco il firmware 3.42 che blocca i Jailbreak). Ulteriori aggiornamenti del software di sistema della PS3 hanno tolto la possibilità di collegare joypad e dispositivi non autorizzati (Sony blocca i joypad esplosivi. E forse gli hack PS3), ufficialmente per motivi di sicurezza, ma si suppone che sia un'altra mossa per contrastare la pirateria.

Il PS Jailbreak a nudo - Clicca per ingrandire

Quella che sembra diventare una vera telenovela si arricchisce di nuovi dettagli, ma la conclusione sembra lontana. Con quest'ultima mossa Sony si è tutelata grazie alla possibilità di avviare una causa contro qualunque azienda collegata alla vendita di software o hardware per oltrepassare le protezioni della Playstation 3, negando di fatto la possibilità di comprare un qualsiasi dispositivo adatto a questo scopo, a meno che non si usino canali di vendita illegali.

Dall'altro lato la comunità di hacker è sempre più incuriosita dalla possibilità di esplorare le potenzialità della console di Sony, rimasta protetta per diversi anni.

Per ora le sorti dello scontro sembrano propendere verso Sony, ma chi vincerà la guerra?