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Tainted Grail: The Fall of Avalon | Recensione

Tainted Grail: The Fall of Avalon è un RPG open world dark fantasy in prima persona che mi ha stupito. Ve lo racconto in questa recensione.

Avatar di Roberto Buonanno

a cura di Roberto Buonanno

Founder

  • Pro
    • Ambientazione dark fantasy ispirata
    • Sistema di combattimento fluido e reattivo
    • Esplorazione gratificante con mappe dense di contenuti
    • Ottima colonna sonora dinamica e doppiaggio di alto livello
    • Gestione dell’inventario e del crafting funzionale
  • Contro
    • Grafica non all’altezza dei titoli AAA
    • IA dei PNG nelle città poco immersiva e interazioni limitate.
    • Interfaccia utente da affinare, con menu a volte poco intuitivi.

Il verdetto di Tom's Hardware

8.5
Tainted Grail non è un gioco perfetto, ma se siete appassionati di giochi di ruolo open map, aggiungete tranquillamente un punto. Anzi, facciamo prima: compratelo, provatelo e diteci se non è una piccola perla del genere. Come voto per il pubblico generico preferisco dare un ottimo 8 ma non andare oltre per via di alcune limitazioni grafiche e la non totale originalità. Che, attenzione, è stata chiaramente dichiarata dagli sviluppatori, che hanno definito Tainted Grail: the Fall of Avalon una lettera d’amore al genere dal quale si sono ispirati. Insomma, se volete provare un gioco di ruolo open world d’azione ambientato in un mondo fantasy molto dark e cruento, non perdetevi questo titolo. Ne apprezzerete la cura maniacale e il desiderio di rendere un servigio ai fan del genere. E siamo certi che il team di sviluppo aggiornerà e amplierà l’esperienza di gioco, apportando migliorie, possibilità di mod e chissà quante altre novità che ne aumenteranno di gran lunga la già buona longevità. 

Tainted Grail: The Fall of Avalon è un RPG open world dark fantasy in prima persona che mi ha stupito. Il gioco è stato descritto sin dal suo annuncio come una "lettera d'amore" ai capostipiti del genere, come i titoli della serie The Elder Scrolls e i vari Gothic, Risen e The Witcher 3. Rispetto ai giochi citati, tuttavia, si distingue per un’atmosfera più scura e cupa che definirei più simile ai Dark Souls

Un semplice clone quindi? Altro che! Quest Line, studio di sviluppo composto da poco più di 50 sviluppatori, ha creato un gioco al di sopra delle aspettative, una vera chicca per gli appassionati, che prende ed esalta il meglio dei titoli dai quali si ispira, eliminandone tutti i problemi e le limitazioni storiche. Il tutto all’insegna di un fantasy a tratti violento, gore e decisamente maturo, come a fare intendere che si tratta di un titolo pensato prevalentemente per i videogiocatori della vecchia guardia. Esposto ciò, siete pronti a partire verso un’avventura che vi terrà legati al gamepad (o mouse e tastiera) per oltre 50 ore?

Ambientazione e Trama

Tainted Grail è ambientato in un universo ispirato alla leggenda di Re Artù, reinterpretato in chiave dark fantasy. La trama è sorprendentemente profonda con diverse scelte etiche che portano a bivi narrativi piuttosto importanti. Il protagonista non è un eroe predestinato per nascita, ma uno sventurato inciampato in una tremenda maledizione.

Anche l'inizio del gioco stesso è piuttosto atipico, visto che noi partiamo come prigionieri in un manicomio gestito da chierici sadici e torturatori. E da lì si dipana una storia complessa e mai banale, narrata tramite dialoghi fitti ma godibili e con una scrittura di alto livello. E tanta qualità narrativa non è casuale: Tainted Grail è lo spin-off dei Board Game di Awaken Realms, realtà polacca che sforna eccellenti giochi in scatola con una facilità disarmante. Per intenderci, i due Board Game dai quali è tratto questo gioco hanno incassato quasi 20 milioni di euro solo con le campagne di crowfunding.

Insomma, c’è tanto da leggere, non mancano gli elementi ironici oltre a quelli di lore, ma il tutto è molto più naturale e interessante che nei titoli elder scrolls. Forse perché qui tutti i testi usano font “normali” invece dello scomodo corsivo dei libri di Elder Scrolls; o forse perché è un setting completamente nuovo e misterioso e il titolo tende a farci capire qualcosa di più.

Per fortuna i giocatori italiani sono agevolati da un’eccellente traduzione di tutti i testi. Mentre, purtroppo, il doppiaggio è per ora solo in inglese, ma vi posso assicurare che è realizzato in modo superbo.

Una caratteristica unica di questa ambientazione è la differenza tra giorno e notte. Un po’ come succede in Minecraft, la notte si popola di mostri tremendi, offrendo un'atmosfera più horror e dark. Questo perché una misteriosa forza, il Wyrd, sta divorando Avalon e la notte è il momento in cui esprime al massimo i propri orrori. L’origine di questa nebbia ferale è un altro mistero nel mistero che aggiunge pepe a una trama che già di per sé appare davvero molto ispirata.

Un mondo quasi open

Tainted Grail offre 3 grandi aree di gioco, da sbloccare progressivamente un po’ come succede nei vari Gothic o in Horizon Zero Dawn. All’interno di ciascuna macro regione puoi andare dove ti pare ma facendo attenzione, perché ci sono numerosi boss e mostri in agguato ovunque.

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L'esplorazione in generale è molto soddisfacente, anche di più rispetto a quella dei titoli The Elder Scrolls, apparendo più simile ad Avowed. Certo, qui le mappe sono ridotte rispetto a colossi come Oblivion o Skyrim, ma sono super farcite di quest, personaggi e oggetti nascosti e un sacco di cose da fare. Gli sviluppatori si sono proprio divertiti a piazzare “a manina” un sacco di tesori, indovinelli e citazioni. A memoria, è tra le migliori fasi esplorative open map che ricordi. Ogni volta che trovo un oggetto piccolissimo nascosto mi dico "questi sono fuori di testa". Anche perché chest e oggetti celati sono spesso rilevanti, diversamente da Elder Scrolls! In Oblivion e Skyrim, per esempio, a un certo punto, ti forgi e incanti i tuoi oggetti, sei potente come un dio in terra, vai a esplorare un dungeon e nella chest con serratura "impossibile" trovi 90 monete. Ditemi che non è capitato anche a voi di rimanerci male!

Diversamente dai titoli vecchia guardia come Gothic, anche in Tainted Grail gli avversari respawnano molto spesso e si potenziano in proporzione al nostro aumento di livello. Ma tutto accade in modo più equilibrato e tematico rispetto a Oblivion e Skyrim. 

Awaken Realms dichiara che per terminare il gioco serviranno circa 50 ore, che diventano oltre 70 se lo vorrete completare al 100%. 

Sistema di progressione

Tainted Grail usa un sistema basato su punti d’esperienza, livelli e alberi delle abilità. Il progresso è un ibrido tra Gothic, Oblivion e Skyrim: prendi una piccola quantità di XP allenando le abilità, ma il grosso dei punti d’esperienza lo guadagni sconfiggendo i nemici e terminando le quest. 

A ogni passaggio di livello, potete aggiungere un punto a uno degli attributi base: Forza, Destrezza, Resistenza, eccetera. Un altro punto poi si assegna a uno dei tanti alberi di abilità, per aumentare statistiche o guadagnare nuovi talenti. Gli skill tree sono tanti, oltre 20 con oltre 300 possibili assegnazioni. Forse questa enormità di scelta è uno dei difetti del gioco, avrete sempre la frustrazione di dover ignorare tanti aspetti del vostro personaggio per focalizzarvi su quelli legati, per esempio, al combattimento. Perché in questo gioco si combatte in continuazione e la difficoltà, anche a livello medio, può essere molto elevata anche per un veterano.

Sono molte le somiglianze con i titoli di Bethesda? Ebbene sì. Nelle prime fasi del gioco potreste rimanere spiazzati, perché alcune abilità sono proprio identiche per nome e per funzionamento a quelle dei giochi The Elder Scrolls! Come Acrobazia e Atletica che, guarda un po’, migliorano saltando e correndo in giro per il mondo. Ma per fortuna lo sviluppo del personaggio è dettato principalmente dai punti esperienza guadagnati con Missioni e combattimenti.

È interessante anche la scelta di spargere per il mondo armi ed equipaggiamenti incantati e con abilità particolari. Ne troverete da subito, ma per usarle al meglio, dovrete possedere il giusto numero di punti in determinati attributi. E quindi sarà strategico sviluppare il proprio personaggio anche in base agli specifici set di armi e armature che vorrete sfruttare al massimo.

Un'esperienza tecnicamente soddisfacente

Il gioco è realizzato con Unity e il livello generale è più che soddisfacente. I modelli di personaggi e mostri sono di buona qualità. Ma lo sviluppatore ha lesinato in poligoni e dettagli delle texture per gli ambienti naturali, mentre il lavoro su edifici, templi, miniere e rovine è molto godibile.

Anche se la grafica non è da urlo, Tainted Grail riesce comunque a lasciare a bocca aperta in diverse situazioni e offre molta più varietà rispetto agli ultimi titoli Bethesda, dove ci sono 3-4 tipologie di dungeon ripetute centinaia di volte. Qui ogni location è diversa, ogni ambiente è realizzato a mano in modo certosino e maniacale ed è un piacere entrare in una miniera o in una struttura realizzata dall’uomo.

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I caricamenti, sia su console che su PC, sono meno frequenti rispetto ai titoli The Elder Scrolls e molto più rapidi. Nella versione pre-release che abbiamo testato, non sono mancati i crash: uno ogni due ore circa, accettabile per un gioco ancora non rilasciato ufficialmente. È sempre molto meglio di Oblivion Remastered che, a distanza di un mese dall’uscita, sulla mia configurazione con processore Intel e scheda video NVIDIA Geforce crasha ogni ora come se usasse un timer. 

L’IA di nemici e alleati è sufficiente. La troviamo migliore rispetto a Elder Scrolls per la parte dei combattimenti, un po’ inferiore per quanto riguarda itinerari e reazioni dei personaggi non giocanti. Se è raro trovare un exploit, per esempio, per eliminare un boss da un angolino dove non può colpirti… nelle città manca il senso d’immersione tipico di altri giochi del genere. Gli NPC se ne stanno al loro posto, parlano poco, raramente ci rivolgono frasi ambientali alla Skyrim “ehy che muscoli che hai”! E anche la loro vita sociale non è un granché: alcuni stanno sempre fermi nello stesso punto, altri alternano al massimo una location per il giorno e una per la notte.

Allo stesso modo, non c’è molta sofisticatezza nel concetto di furto e violazione delle proprietà private. è ancora più semplificato rispetto ad altri titoli.

Interfaccia

Ho testato una pre-release e quindi, vedendo come Awaken Realms ascolta la community, immagino che molte cose miglioreranno e altre saranno introdotte nel corso delle prime settimane dal lancio.

La gestione dell’inventario è funzionale. A volte sembra macchinosa ma più per il fatto che il gioco ti porta naturalmente ad amministrare centinaia tra armi, armature e ingredienti per il crafting.

Nel gioco si raccolgono migliaia di oggetti per il crafting: gli sviluppatori quindi hanno velocizzato al massimo le fasi di raccolta e selezione rapida di quello che trovi nei corpi dei mob e nei vari contenitori. 

Uno degli aspetti che più ho apprezzato nell’usabilità di Tainted Grail: The Fall of Avalon è la gestione dell’inventario e, in particolare, il modo con cui il gioco comunica a colpo d’occhio l’utilità degli oggetti che trovi.

Gli sviluppatori hanno implementato un sistema semplice, intuitivo e geniale, che ti permette di capire immediatamente se vale la pena raccogliere qualcosa o lasciarlo dove sta, senza dover aprire continuamente il menu o confrontare statistiche.

Il sistema funziona così:

  • Testo in grassetto = l’oggetto ha un certo valore o utilità. Può essere un’arma decente, una pozione rilevante o un pezzo di equipaggiamento interessante.
  • Testo grigio chiaro = spazzatura o comunque oggetti di basso valore (come “rubbish”, rottami, oggetti inutili o vendibili per pochi spiccioli).
  • Sfondo blu = oggetto raro o di qualità superiore alla media. Quando trovi un’arma blu, sai che è qualcosa da conservare.
  • Sfondo giallo/oro = oggetto unico o leggendario, spesso con effetti speciali o storia alle spalle.

Questa codifica visiva e cromatica è un classico dei giochi di ruolo, ma qui è applicata con molta intelligenza, rendendo la raccolta del loot non solo rapida, ma anche piacevole. E la cosa più importante: funziona sempre. Vi permette di concentrarti sull’esplorazione e sul combattimento, senza perdere tempo a rovistare per capire se un pugnale arrugginito vale la pena di essere raccolto o meno.

Questa codifica visiva e cromatica è un classico dei giochi di ruolo

Inoltre fin dal principio, avrete degli scrigni speciali, in giro per il mondo, dove accumulare tutto quello che vorrete conservare e soprattutto, i materiali per il crafting. 

Il bello è che ogni stazione di crafting prende i materiali da questi scrigni “stash”, quindi potrete fabbricare quello che vorrete, a prescindere da cosa abbiate nel vostro inventario.

Insomma ci sono tante finezze che dimostrano quanto il team di sviluppo conosca bene i gusti e le esigenze di chi gioca a questi titoli da una vita.

Una gioia per le orecchie

Veramente eccellente a partire dalla theme song, entra dinamicamente in scena nei momenti focali. Molto bravi.

Doppiaggio, per ora solo in inglese, di altissimo livello e questo è un altro marchio di fabbrica di Awaken Realms: per i giochi top offre app companion con recitazione dei vari passaggi della storia.

A differenza di altri RPG, Tainted Grail offre un doppiaggio (solo in inglese al momento) considerato di altissimo livello, che contribuisce a rendere coinvolgente la storia e l'atmosfera.

Skyrim migliorato all'ennesima potenza. Le abilità di magia o le armi si assegnano alle due mani che usi in modo indipendente, a meno di oggetto a due mani

Fin dal principio abbiamo a disposizione dei "loadout" con combinazioni di armi e spell per le due mani che si richiamano con una ruota di selezione, assieme a pozioni e oggetti utili per un accesso rapido. Mi ricorda l’impostazione di Bloodstained, anche se è un gioco completamente diverso.

I combattimenti sono molto frequenti e richiedono strategia, conoscenza delle resistenze e delle debolezze degli avversari e capacità di mirare ai loro punti deboli. Magie e colpi d’arma e tiri con l’arco danno un ottimo feedback. Le botte date e ricevuto quasi si sentono, tutto ben ritmato e reattivo e dulcis in fundo, la schivata che si fa con RB è utile e ben congegnata

Se ho apprezzato il combattimento all’arma bianca, devo ammettere che quello basato sulla magia lo ho amato.

Si può assegnare un incantesimo per ogni singola mano. Ogni spell poi, a seconda se fate un click rapido o una pressione prolungata, ha due effetti diversi, a volte complementari, a volte alternativi. Per esempio, con un click prolungato evochi i servitori e, in seguito, con un click rapido indichi un obiettivo da attaccare ai tuoi summon.

Il gameplay rimane impegnativo, senza stancare, anche dopo 20 o 30 ore di gioco perché gli avversari diventano sempre più forti ed è necessario studiare con sempre maggiore attenzione il nostro repertorio di armi e magie per avere sempre pronti 3-4 combinazioni diverse di tipi di danno a seconda di chi ci troviamo di fronte. Il fuoco per esempio, farà un baffo a certi avversari mentre altri li arrostirà in un istante!

Il gioco offre fin dal principio delle speciali pozioni con le quali potete ridistribuire tutti i punti attributo e abilità. E quindi, nel corso dell’avventura, potreste sfiziarvi a provare tutti i tipi di “build”.

Di conseguenza, il principale motivo per rigiocare Tainted Grail rimane la possibilità di scegliere differenti strade e alleanze nei momenti topici della storia. E per fortuna di queste scelte ce ne sono a sufficienza per volerlo riprendere da capo almeno un paio di volte. 

Un gioco derivativo, ma va bene così

L’originalità merita un capitolo a parte, perché è croce e delizia di Tainted Grail. 

Il gameplay è certamente una versione riveduta e migliorata rispetto a titoli del passato. Le migliorie sono tante e tali che mi sento di promuovere la maggior parte degli elementi del gioco. 

La raccolta e uso di minerali e risorse e la soddisfacente e nutrita parte di crafting e alchimia sono ispirate da Gothic, The Witcher e ovviamente da The Elder scrolls. E anche in questo caso, ampliate, migliorate e integrate alla trama in modo soddisfacente.

Alcune cose però sono copiate e incollate e basta: come nomi e funzionamento di alcune abilità , tipo acrobatica e atletica; la modalità di incremento delle skill, ovvero usandole ripetutamente; lo scassinare, copiato esattamente da Skyrim, così come, tutto l’aspetto della furtività. 

Però è tutto molto più comprensibile, ottimizzato e funzionale. E del resto, se proprio vogliamo vedere, l’aumento delle abilità usandole ripetutamente, in un videogioco, è stato introdotto da Dungeon Master nel 1987 e non certo dai titoli di Bethesda. Insomma, chi è che nel mondo videoludico non prende ispirazione?

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