Il business dei The Game Awards torna sotto i riflettori con cifre che farebbero tremare i polsi a qualsiasi studio indipendente. Mentre la cerimonia si prepara ad accogliere milioni di spettatori da tutto il mondo, emergono dettagli su quanto costi effettivamente essere parte dello show più seguito dell'industria videoludica. I numeri parlano chiaro: ottenere visibilità sul palco di Geoff Keighley non è solo questione di meriti artistici, ma soprattutto di disponibilità economica. Una situazione che solleva interrogativi sulla reale accessibilità di un evento che dovrebbe celebrare il talento a tutti i livelli di produzione.
Secondo fonti vicine all'organizzazione riportate da Kotaku, un trailer di tre minuti ai The Game Awards 2025 costerà oltre un milione di dollari, mentre uno spot teaser di appena 60 secondi viene venduto a 450.000 dollari. Si tratta di stime conservative basate sui pagamenti effettuati negli anni precedenti, il che significa che le cifre reali potrebbero essere ancora più elevate quest'anno. Per fare un paragone, molti progetti indie vengono sviluppati con budget totali inferiori a quanto richiesto per un singolo minuto di visibilità durante la cerimonia.
La questione economica non si limita alla promozione dei giochi. A differenza della maggior parte degli eventi dell'industria, i The Game Awards vendono biglietti anche agli studi di sviluppo, pur offrendo inviti gratuiti ai nominati. Il problema è che ogni studio riceve solamente due biglietti omaggio, costringendo i team più numerosi a sborsare cifre considerevoli per permettere a tutti i membri di partecipare. Il caso più eclatante riguarda Sandfall Interactive, sviluppatore di Expedition 33, che ha dovuto acquistare 300 biglietti a 300 dollari ciascuno per consentire al proprio team di essere presente alla premiazione del gioco più nominato nella storia dell'evento.
La testimonianza di un lead designer che ha preferito rimanere anonimo getta ulteriore luce sulla situazione: nonostante il proprio gioco fosse stato nominato, ha dovuto acquistare un biglietto da 700 dollari di tasca propria, scoprendo che non esistono sconti dedicati agli sviluppatori. Una prassi che stride con la narrativa celebrativa dell'evento e che rischia di escludere proprio chi ha contribuito a creare i titoli in competizione. La scelta di vendere biglietti a prezzi così elevati solleva interrogativi su quanto i The Game Awards siano effettivamente orientati a premiare il merito rispetto al generare profitto.
Nonostante le criticità economiche, è innegabile che la vetrina offerta dai The Game Awards possa trasformare le sorti di uno studio. Una nomination o una vittoria in categorie come Best Indie Game può significare il finanziamento di progetti futuri, l'interesse di publisher e una crescita esponenziale della player base. Per molti sviluppatori indipendenti, ottenere riconoscimento in questa sede equivale a mesi di marketing tradizionale concentrati in una singola serata. Il dilemma sta proprio qui: l'evento di Keighley offre opportunità uniche, ma a un costo che molti semplicemente non possono permettersi.
Quest'anno sono già confermati trailer importanti come il nuovo capitolo di Tomb Raider, mentre circolano voci sull'annuncio di Control 2. Titoli di questo calibro, con il supporto di publisher AAA alle spalle, possono facilmente sostenere i costi di partecipazione. Il rischio è che i The Game Awards si trasformino progressivamente in una vetrina esclusiva per le produzioni di fascia alta, marginalizzando proprio quei progetti innovativi e coraggiosi che meriterebbero maggiore visibilità.