Il colosso francese Ubisoft accelera sulla sua riorganizzazione interna e si prepara a chiudere nei prossimi giorni l'accordo strategico con Tencent, che vedrà il gigante cinese acquisire una partecipazione di minoranza nel neonato studio Vantage Studios. Una mossa che porta nelle casse dell'azienda transalpina 1,16 miliardi di euro e che secondo il CEO Yves Guillemot rappresenta "una pietra miliare nella trasformazione di Ubisoft". La notizia arriva dopo giorni di speculazioni nella community e tra gli analisti, alimentate da un rinvio dell'ultimo minuto nella pubblicazione dei risultati finanziari e dalla sospensione delle contrattazioni in borsa della settimana scorsa.
Vantage Studios, annunciato ufficialmente lo scorso ottobre, rappresenta la prima delle cosiddette Creative Houses che Ubisoft presenterà nel dettaglio a gennaio 2025. Sotto questo nuovo marchio confluiranno tre dei franchise più redditizi e longevi della casa francese: Assassin's Creed, Far Cry e Rainbow Six Siege. L'obiettivo dichiarato è ambizioso e punta a trasformare ciascuna di queste proprietà intellettuali in "ecosistemi annuali da un miliardo di euro", secondo il modello live service che ormai domina il mercato tripla A.
La guida del nuovo studio sarà affidata a una co-direzione composta da Charlie Guillemot, figlio dello stesso Yves, e Christophe Derennes. I principi guida dichiarati per questa nuova struttura sono autonomia, focus e player centricity, una formula che nelle intenzioni dovrebbe garantire maggiore reattività alle esigenze della community e sviluppo più mirato sui singoli brand. L'ingresso di Tencent come investitore minoritario dovrebbe fornire non solo liquidità immediata ma anche esperienza nel modello free-to-play e nei giochi come servizio, settori dove il colosso cinese vanta competenze consolidate.
Sul fronte dei risultati operativi, il report finanziario del primo semestre dell'anno fiscale in corso mostra un incremento del 20% anno su anno, trainato principalmente dalle ottime performance della serie Assassin's Creed. Il recente Assassin's Creed Shadows ha contribuito in modo significativo a questo risultato, confermando l'appeal del franchise nonostante le polemiche che hanno accompagnato il lancio legate alla rappresentazione storica del Giappone feudale.
Anche Rainbow Six Siege continua a dimostrarsi un pilastro solido per Ubisoft, sebbene il passaggio al modello free access abbia generato un temporaneo aumento degli episodi di cheating, problema endemico nei competitive shooter quando si abbassa la barriera d'ingresso economica. Il calendario release di Ubisoft per il 2025 si chiuderà con l'arrivo di Assassin's Creed Shadows su Nintendo Switch 2 (prenotabile qui), previsto per il 2 dicembre.
Sul fronte interno, la ristrutturazione non è priva di scossoni. Il mese scorso Marc-Alexis Côté, figura di riferimento per l'intero franchise di Assassin's Creed, ha annunciato il suo addio a Ubisoft. Inizialmente Derennes aveva parlato di divergenze sulle "aspettative e priorità legate alla creazione e al futuro di Vantage Studios", ma successivamente lo stesso Côté ha chiarito di essere stato invitato a "farsi da parte" dall'azienda. Un'uscita che solleva interrogativi sulle reali dinamiche interne a questa riorganizzazione e sulla direzione creativa futura della serie che più di tutte ha definito l'identità di Ubisoft negli ultimi vent'anni.