Warcraft Rumble | Anteprima del RTS mobile

Abbiamo provato per qualche ora Warcraft Rumble e siamo rimasti estasiati dalla passione con cui Blizzard ha confezionato questo RTS

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a cura di Andrea Maiellano

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Se, almeno una volta, vi siete domandati come potrebbe essere un gioco mobile, di strategia in tempo reale, basato su Warcraft (si lo sappiamo che non è proprio la prima domanda che vi possa venire in mente la mattina appena svegliati), la risposta è Warcraft Rumble, il nuovo gioco free-to-play di Blizzard ambientato nell'universo di Warcraft. 

Noi avevamo già avuto modo di provare con mano questo, apparentemente assurdo, esperimento qualche mese fa, prima di iniziare a temere per la sua prematura dipartita visto che Blizzard non ne parlò più e la beta privata volse al termine, e ne rimanemmo folgorati per la sua immediatezza e per l'enorme passione che ne traspariva da ogni pixel.

Oggi, a qualche mese di distanza da quella prova, abbiamo avuto modo di testare nuovamente il gioco, oltre che fare quattro chiacchiere con gli sviluppatori, e abbiamo scoperto che non solo Warcraft Rumble è vivo e vegeto ma gode di anche di ottima saluta, in virtù delle numerose migliorie apportate dagli sviluppatori proprio in seguito ai feedback ottenuti da quella lunga fase di beta.

Lo stile artistico, così come i trailer, possono dare l'impressione che il gioco non si prenda troppo sul serio e che ci si trovi di fronte all'ennesimo gioco mobile disimpegnato, targato Blizzard. Non appena, però, si comprende la premessa, tutto inizia ad avere perfettamente senso... più o meno.

Warcraft Rumble è uno dei giochi a cui i personaggi dell'universo creato da Blizzard, giocano per rilassarsi. Laddove Heartstone funge da gioco di carte pre-rissa nelle taverne, Rumble è l'equivalente del flipper posto nell'angolo sinistro di un bar degli anni 80.

All'interno di Rumble, figure di spicco come Jaina Proudmoore e Cairne Bloodhoof, sono stati ricreati come Minis, ovvero delle statuette collezionabili che possono essere utilizzate dagli abitanti dell'universo di Warcraft, per esplorare questa versione ludica dei Regni Orientali di Azeroth e Kalimdor.

Il gameplay è semplice ma sorprendentemente profondo e affonda le sue radici proprio in Warcraft. Per assurdo è una versione più veloce di un canonico RTS. Ogni partita dura un massimo di quattro minuti e mezzo e l'obiettivo è quello di distruggere la base nemica o il campione avversario.

Per farlo, il giocatore dovrà evocare uno dei quattro Minis della sua squadra spendendo oro. Quando se ne evoca uno, quest'ultimo prende vita e inizia a correre lungo una delle corsie della mappa.

Quando un Mini incontra un nemico che può attaccare, lo farà automaticamente, sfruttando la classica dinamica da "carta, forbici e sasso". Ovviamente spetterà al giocatore evocare il Mini corretto per fargli fronteggiare le armate nemiche, oltre a dover studiare le varie sinergie della sua squadra per poter ricoprire a dovere ogni ruolo.

Grazie a queste dinamiche tnanto semplici da apprendere, quanto difficili da padroneggiare, Warcraft Rumble dimostra di essere molto più di un semplice clone dei vari Clash Royale usciti nel corso degli ultimi anni.

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In ogni partita non si dovrà solamente pensare all'abbinamento giusto per fronteggiare le debolezze avversarie ma anche massimizzare la raccolta di oro, oltre che tenere sempre a mente come si potrebbe evolvere il match, onde evitare di ritrovarsi senza valuta per evocare il Mini giusto al momento giusto.

Uno degli aspetti che hanno maggiormente brillato durante le ore trascorse, nuovamente, assieme a Warcraft Rumble, è il fatto che non ci sono mai stati Minis troppo potenti.

Ognuno di essi può essere potenziato ma questo non impedisce che ci sia sempre un "counter" pronto a eliminarlo rapidamente. A questo si è, indubbiamente, aggiunto l'ottima campagn single player, capace di tenere impegnati per parecchie ore prima di pensare di dedicarsi al PVP.

Un altro aspetto che abbiamo particolarmente apprezzato è il fatto che pur essendo un free-to-play, Warcraft Rumble non presenta alcun "contatore energia". Nessuna situazione analoga a quei giochi mobile in cui puoi giocare solo un certo numero di volte prima che il gioco ti costringa a fare una pausa o a spendere soldi per continuare a giocare.

In Warcraft Rumble, al contrario, è fortemente incoraggiato il rigiocare i livelli precedenti per reperire risorse in maniera tale da poter continuare la campagna senza grosse difficoltà.

Si, c'è uno store interno ma non presenta alcun elemento da Pay Per Win al momento. Il negozio rende l'acquisto di nuovi Minis un mini-gioco molto simpatico, dove man mano che si acquistano nuovi Minis, nella griglia di tre per tre presente nel negozio, alcuni spazi diventano potenziati.

Se si acquista un Mini da uno degli spazi potenziati, quel Mini riceve un immediato aumento della sua esperienza.

Warcraft Rumble sembra davvero mantenere la promessa fatta dal game director Tom Chilton, il quale ha detto a più riprese che il focus del team di sviluppo fosse proprio quello di regalare innanzitutto un'esperienza solida e completa, prima di pensare all'ecosistema che ci avrebbe gravitato attorno.

In tutta onestà, fra Campagna, PvP, Dungeons, Arclight Surges e le missioni pensate per far guadagnare esperienza a dei Minis specifici, Warcraft Rumble sembra già un gioco fatto e finito, la cui natura Free-To-Play sembra più un regalo verso i giocatori che un modello economico vero e proprio.

Quindi, se la vostra paura è che si tratti di "pattume mobile arraffa soldi", il nostro consiglio è quello di ignorare ogni pregiudizio e installare Warcraft Rumble quando verrà rilasciato il prossimo 3 novembre, perché potremmo ritrovarci di fronte a un nuovo fenomeno della portata di Heartstone. Per il momento, ben fatto Blizzard.