Wii, produrla costa sempre meno, ma acquistarla...

Secondo un analista il costo della Wii in produzione è calato in quasi tre anni della metà. Il prezzo di vendita, però, non scende.

Avatar di Manolo De Agostini

a cura di Manolo De Agostini

Spesso e volentieri seguiamo, con molto interesse, i miglioramenti produttivi di Playstation 3 e Xbox 360, mosse che sono il preludio a possibili riduzioni del prezzo. Nel corso della vita di PS3 e Xbox 360 i tagli di prezzo dovuti a un passaggio a un processo produttivo inferiore non sono mancati.

Inoltre, non dimentichiamo che chip più piccoli e ottimizzati producono meno calore e consumano una quantità inferiore di energia, andando a risolvere, la maggior parte delle volte, grossi problemi strutturali (vedi Xbox 360).

E del Wii? Nessuno ne parla? Le notizie sul fronte dei miglioramenti nella produzione dei chip per Wii non arrivano, o giungono con il contagocce. Il problema non è mai stato troppo sentito degli appassionati, perché il Wii è stato a lungo la console meno costosa del lotto. Tuttavia, dalla presentazione del 2006 ad oggi, sembra che il passaggio a processi produttivi inferiori abbia taglia il costo di produzione della console del 45%. La fonte della notizia è l'analista di Credit Suisse, Koya Tabata.

Questo significherebbe che Nintendo incamera molti più profitti che in passato, nonostante l'andamento dello yen e le vendite in calo in Giappone, a causa del prezzo fisso del prodotto ormai da quasi tre anni. Non sarebbe ora di dare un taglio al prezzo, cara Nintendo? Dal punto di vista dell'utente, certamente sì.

Tuttavia, capiamo l'azienda che, visto il volume di acquisto che catalizza ancora la console, non ha alcuna intenzione di ridurne il prezzo.

Inoltre, un prezzo più basso potrebbe aumentare ulteriormente le vendite, creando nuovi problemi di magazzino alla casa nipponica. E nel Sol Levante, non sono certamente così "scemi" da crearsi problemi assolutamente inutili.