Xbox offre a Sony un accordo decennale per Call of Duty: freddezza tra le parti

Stando a un report, Xbox avrebbe offerto a Sony un nuovo accordo decennale per la saga di Call of Duty, ma c'è freddezza tra le parti.

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a cura di Gianluca Saitto

Quando Microsoft annunciò di star acquistando in un sol colpo ben tre colossi come Activision, Blizzard e King, sapevamo che si stava andando incontro a una mossa epocale capace di scombussolare pesantemente l'industria videoludica. Ancora oggi, a quasi un anno da quell'annuncio inaspettato, l'affare sembra non volersi concludere al 100%, con il marchio Xbox che si imbatte ormai quasi giornalmente contro una serie di difficoltà.

Stando a quanto ha fatto emergere un nuovo report del New York Times, Microsoft sta continuando a far valere le proprie opinioni contro i vari enti regolatori di tutto il globo, ma nel frattempo c'è anche Sony che sta mettendo pressione sulla tanto discussa acquisizione dal valore di 69 miliardi di Dollari. La compagnia nipponica ha infatti più volte sottolineato la propria preoccupazione verso l'accordo, il quale potrebbe sfociare in un eccessivo potere nelle mani di Xbox.

Stando al nuovo report, la nuova mossa di Microsoft è stata quella di offrire a Sony un nuovo accordo che permetterebbe alla saga di Call of Duty di uscire anche su console PlayStation per ben dieci anni. A quanto pare, però, Sony avrebbe rifiutato di commentare questo nuovo accordo di licenza decennale che le è stato proposto, affermando che Microsoft ha una storia pregressa che sottolinea come il colosso statunitense domini le industrie.

Non è la prima volta che Sony cerca di mettere i bastoni tra le ruote a Microsoft per la buona riuscita di questa colossale acquisizione. È ormai noto che, se da una parte Xbox sta cercando di ottenere anche i favori dei detrattori, alla compagnia nipponica non va giù il fatto che molti dei franchise più popolari possano abbandonare le proprie piattaforme in futuro. Una situazione delicata, e che al momento attuale non fa altro che aumentare la freddezza che c'è tra le due parti chiamate in causa nel recente report.