Intel e nVidia, da qualche tempo a questa parte, hanno dato vita a guerra di nervi, fatta di dichiarazioni atte a proclamare la supremazia della CPU o della GPU. Il futuro è della CPU o della GPU? Ovviamente, secondo Intel, del microprocessore.
L'azienda americana è tornata sull'argomento (ma non solo), non risparmiando frecciate alla concorrente. Intel ha parlato agli sviluppatori di software, asserendo che devono iniziare a pensare non a decine ma a migliaia di core di calcolo. Il progetto Terascale che l'azienda ha mostrato in diversi IDF nel corso degli ultimi anni è un esempio di ciò che avverrà. Gli sviluppatori, quindi, non perdano tempo e inizino a lavorare con una mente "multi-core". "Potrebbe essere un'opportunità per rivedere pesantemente il codice, cambiare linguaggi, librerie e metodologie di progettazione".
In un'intervista Pat Gelsinger ha parlato dello "stato del processo produttivo". Negli anni si sono superati limiti impensabili: dal micron si è passati ai 100 nm e ora siamo ai 45 nanometri. Ma per il futuro, Intel già guarda ai 32, 24, 15 e 10 nanometri. Per arrivare a rese migliori e a costi accettabili, Intel - come Samsung e TSMC - nel 2012 passerà dai wafer a 300 millimetri a quelli a 450 millimetri. Chi non riuscirà a fare questo salto - l'investimento è di 1 miliardo di dollari - non sarà in grado di mantenersi.

Infine, l'annunciata frecciata a nVidia. Secondo Gelsinger, un linguaggio per GPGPU come CUDA non ha futuro. "Non sarà altro che un'interessante nota a piè di pagina nella storia dei computer". Conciso, chiaro e assolutamente malefico.
"Il problema che abbiamo più volte incontrato nella storia dei computer è che c'è una nuova interessante idea, promette prestazioni superiori di 10/20 volte, ma bisogna passare per una strada ristretta chiamata 'nuovo modello di programmazione'".
Una strada che non aiuta gli sviluppatori, che devono imparare da zero, come nel caso del Cell della Playstation 3.
"Il Cell promette di essere un'architettura di calcolo completamente nuova ma, fondamentalmente, i programmatori hanno appena compreso (dopo alcuni anni) come scrivere applicazioni per la nuova architettura".
Per questo Intel ha sviluppato Larrabee con core IA (Intel Architecture) x86. "Il nostro approccio non è quello di proporre ai programmatori un cambio radicale, bensì di integrare a ciò che già sanno carichi di lavoro parallelo di visual computing".