Indivisible | Recensione

Indivisible si conferma un ottimo titolo che mescola gioco di ruolo, esplorazione e piattaforme per intrattenere con un sistema di combattimento magnetico.

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a cura di Martina Fargnoli

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Domani arriva ufficialmente Indivisible, l’ibrido RPG-platform dai creatori di Skullgirls. Avevamo già avuto modo di provare alcune ore di gioco della versione finale che trovate racchiuse nella nostra anteprima. Con più tempo a disposizione per provarlo nel corso della scorsa settimana siamo giunti a un verdetto che conferma le buone impressioni iniziali: Indivisible è un titolo intrigante che prende un sistema di combattimento alla Valkyrie Profile per dotarlo di movenze e combo quasi da picchiaduro. L’azione su schermo è una vera festa per gli occhi, ben lontana dai RPG a turni flemmatici.

La storia di Indivisible può sembrare una storia come tante: il malvagio di turno attacca il villaggio dove la protagonista Ajna vive, ponendo fine alla serenità e spezzando le vite degli abitanti, soprattutto quella del padre. La giovane è costretta ad allontanarsi da casa, iniziando a maturare dentro sé una voglia di vendetta. Solo che Ajna, nonostante i suoi 16 anni, non è una ragazza come tante. Racchiude un grande potere che le permette di assorbire le persone che incontra nel suo cammino. Queste “incarnazioni” vivono nella sua testa e durante i combattimenti possono essere schierate in campo al fianco di Ajna.

Il pretesto della vendetta inizia a mano a mano ad assumere connotati diversi e il viaggio si trasforma nella scoperta di sé stessi e del proprio ruolo nel mondo. Nel mondo fantasy di Indivisibile sono tanti i curiosi incontri che si possono fare ed è anche grazie al supporto dei compagni di viaggio che Ajna inizierà a maturare e riflettere. I compagni di viaggio sono comunque mossi da ideali personali, che evolvono anche in funzione degli eventi in cui si trovano coinvolti: si possono ad esempio intrecciare storie di onore e di riscatto.

In termini puramente di meccaniche, più personaggi vengono assorbiti, più forte sarà Ajna e più conoscenza acquisirà: alcuni amici incontrati durante il viaggio le insegneranno nuove tecniche per cavarsela durante l’esplorazione. Al centro del progetto sono infatti due le anime principali: i combattimenti e la libera esplorazione in stile Metroidvania. Ogni nuova abilità apre porte e passaggi prima impossibili da attraversare. La sfida posta dal design degli scenari non deve essere presa sotto gamba, in quanto attraversare i colorati livelli richiederà molta precisione e tempismo nel combinare le abilità a propria disposizione.

Nel corso della nostra partita dobbiamo dire che non abbiamo incontrato momenti di eccessiva frustrazione, anche sbagliando più volte – il trial and error è parte dell’esplorazione – siamo riusciti a trovare la giusta soluzione dopo qualche tentativo. Ad esempio una parte che durante la prova di anteprima ci aveva particolarmente messo in difficoltà, siamo riusciti a superarla questa volta al secondo tentativo. Con più calma abbiamo iniziato a padroneggiare al meglio le abilità. Va messo in conto che Indivisible è un gioco che richiede una certa precisione, se non siete persone pazienti potreste avere qualche grattacapo in più.

Ajna acquisisce armi e impara nuove abilità a un buon ritmo, il che consente di sperimentare quanto appreso quasi da subito ed evitare di affrontare scenari simili sempre in un unico modo. Siamo rimasti piacevolmente colpiti anche dagli usi creativi che già con un semplice arco e freccia si possono fare sfruttando elementi ambientali da colpire per attivare piattaforme o sfruttando delle correnti per far arrivare la freccia al giusto bersaglio. Le sorprese possono sempre essere dietro l’angolo.

All'inizio potrà sembrarvi un gioco lineare, ma a un certo punto della storia – rimarremo il più generale possibile nel corso della recensione per evitare spoiler – avrete modo di spostarvi in diverse regioni liberamente. Ogni zona è stata ben caratterizzata per risultare unica e incarnare un diverso tema ispirato a culture e miti. Si passa dai classici deserti alle città portuali, ai luoghi spirituali passando per agglomerati dal cuore meccanico. Anche esteticamente quindi Indivisible si mantiene sempre fresco e curato grazie a uno stile disegnato a mano che non fa sbavature e si mantiene tecnicamente solido.

Indivisible: colpi da combo

L’altra metà del particolare Indivisible sono i combattimenti che in apertura vi abbiamo detto essere ispirati a Valkyrie Profile: non si tratta però di un semplice copia e incolla. Un team di combattenti è composto da 4 personaggi che vengono gestiti ciascuno con un tasto del controller. I personaggi beneficiano di un moveset completo di 3 attacchi legati al tasto azione e alla direzione della levetta - su, giù, posizione neutrale - non solo attacchi fisici ma anche magie sia ad area che a singolo target, buff e debuff.

Quando il nemico sta per effettuare un attacco, possiamo parare il colpo premendo il tasto azione del personaggio bersaglio o in alternativa parare con tutto il gruppo se è un attacco ad area. Il tempismo in questi casi è tutto: bloccare in modo pulito permette di ridurre ulteriormente il danno, rendendosi assolutamente necessario contro i boss e i nemici numerosi. Se l’azione è troppo concitata, tenendo premuto R1 Ajna si concentrerà bloccando il tempo e permettendovi di studiare meglio la situazione.

In alto è presente anche una barra di potere “Iddhi”: questa forza interiore si riempie ogni volta che si attacca o si riesce a bloccare, altrimenti diminuirà. Attingere al suo potere permette di scatenare attacchi speciali, differenti a seconda del personaggio. Progredendo nella storia sarà possibile attivare diversi livelli di questo potere per dare vita a combo fuori scala.

L’esperienza di Lab Zero Games con i picchiaduro emerge qui in modo eccellente, confezionando un battle system dinamico ed elaborato che spinge a testare varie combinazioni grazie a un numero di oltre 20 personaggi giocabili, ciascuno caratterizzato da attacchi unici. Con un’ampia scelta così a disposizione diventa molto interessante creare squadre che entrino in sinergia tra di loro. A differenza degli altri titoli, non è tanto grindare per salire di livello che vi darà una chance maggiore in combattimento, ma è proprio trovare la strategia vincente imparando a perfezionare al massimo gli stili di combattimento del proprio team.

La sola forza bruta dell’attacco ripetuto può poco contro nemici a cui va prima abbassata la difesa con una combinazione precisa di attacchi, a nulla serve accanirsi contro il nemico che può ricevere colpi soltanto quando viene lanciato in aria. Con sempre più personaggi nella propria squadra, sperimentare è alla base dell’esperienza. Considerato che la crescita di tutti è legata al livello di Ajna, e che Ajna cresce e migliora acquisendo nuove Incarnazioni, i personaggi acquisiti nelle fasi iniziali non perdono di smalto rispetto ai nuovi. Migliorare ulteriormente attacco e difesa è legato al ritrovamento durante l’esplorazione di gemme rosse chiamate Ringsel, pertanto è impossibile separare i combattimenti dall'esplorazione, entrambe queste caratteristiche rendono Indivisibile uno dei titoli più interessanti degli ultimi mesi.

Può sembrare un sistema molto complesso a parole, ma pad alla mano è davvero immediato iniziare a giocare. Acquisire sempre più abilità e migliorare nella parata rendono divertente ogni scontro anche se la varietà dei nemici base inizia a un certo punto ad essere abbastanza prevedibile. A volte può capitare di attivare un combattimento in una zona poco felice, come nel caso in cui i nemici si trovino su una piattaforma e i nostri alleati sulla piattaforma poco più sotto, o parte del team è poco visibile perché si trova nel passaggio tra un ingresso e lo scenario precedente. È una situazione a volte ostica, ma fortunatamente è successo raramente e non ci ha mai impedito di proseguire.

Gli scontri con i boss però sono completamente di un altro livello rispetto ai combattimenti base. Durante questi combattimenti si alternano scontri in cui si è in 4 sul campo di battaglia a scontri che si svolgono nelle area 2D dove Ajna può correre, saltare e sfruttare tutte le sue abilità per evitare colpi e altre insidie che si materializzeranno dal terreno o dal soffitto. Il ritmo degli scontri è molto frenetico, ma mai eccessivamente caotico, si riesce sempre a prevedere il pattern di attacco di un nemico. Visivamente tutto viene reso in modo da viene trasmettere il senso di trovarsi al cospetto di un nemico molto forte, che può essere sconfitto più con l'astuzia che con il button smashing.