3 Italia scordati di fare TV, e salta anche l'opzione Passera

AGCOM ha negato a 3 Italia la possibilità di utilizzare le proprie frequenze DVB-H per sfidare le TV tradizionali. Paolo Romani ai tempi aveva detto sì, ma ora tocca all'Antitrust. In ogni caso affossata probabilmente anche la terza l'opzione Passera per il beauty contest.

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a cura di Dario D'Elia

3 Italia non potrà usare sue frequenze DVB-H (digitale terrestre mobile) per trasmettere programmi televisivi nelle case degli italiani. Secondo Milano Finanza il Consiglio dell'Authority per le Comunicazioni avrebbe deciso di negare questa possibilità al noto operatore mobile, anche se il Ministero per lo Sviluppo Economico – presieduto ai tempi da Paolo Romani – aveva espresso parere positivo (3 Italia pensa a una TV sul digitale terrestre contro LA7?).

Come dimenticare la TV su cellulare?

In pratica l'idea di 3 Italia era quella di valorizzare gli asset aziendali, chiudendo definitivamente il capitolo della televisione digitale terrestre su cellulare. Una novità che ha avuto inizialmente un po' di visibilità mediatica è che poi ad esempio TIM ha archiviato più di un anno fa.

Stando a quanto riporta la testata finanziaria, per il presidente AGCOM Calabrò la proposta risulterebbe inaccettabile poiché potrebbe mettere in discussione l'intero quadro regolamentare. In una visione di insieme concedere la trasformazione delle frequenze DVB-H in DVB-T (digitale terrestre) avvierebbe una sorta di reazione a catena incontrollabile. 

Corrado Passera o Checco Zalone?

A questo punto potrebbe evaporare anche la terza via per la risoluzione del caso "beauty contest" proposta dall'attuale Ministro dello Sviluppo Passera. Già, perché una delle opzioni era proprio quella di consentire a Rai e Mediaset di riutilizzare le rispettive frequenze DVB-H e lasciare agli altri la competizione.

In ogni caso l'ultima parola spetta all'Antitrust presieduto dall'entrante Giovanni Pitruzzella.