Accordo Peppermint-Wind, Adiconsum all'attacco

Nuova svolta nel caso P2P "Peppermint": scende in campo l'Adiconsum

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a cura di Manolo De Agostini

Nuova svolta nel caso P2P "Peppermint", del quale abbiamo parlato in passato più volte: l'Adiconsum si costituirà in giudizio, in difesa di circa 5000 persone coinvolte nell'intercettazione, che a detta dell'associazione va a violare in modo evidente la privacy. L'Adiconsum dichiara:

"L’IP address, il codice che identifica univocamente l’utente che accede alla rete internet, è stato ritenuto dal Tribunale di Roma dato non interessato alla tutela della privacy. Il Tribunale ha quindi considerato lecita l’intercettazione degli indirizzi IP effettuata da parte della società svizzera Logistep su incarico della casa discografica tedesca Peppermint ai fini di tutelare l’attività commerciale legata ai diritti d’autore, ordinando agli Internet service provider di fornire i dati anagrafici degli utenti identificati. Questa è una chiara violazione della legge sulla privacy che come è noto è un diritto costituzionalmente garantito.

Martedì 19 giugno, presso il Tribunale di Roma, Adiconsum si costituirà in giudizio al fine di tutelare i circa 5000 cittadini coinvolti nell’intercettazione, per sollevare l’illegittimità costituzionale della legge sul diritto d’autore, art. 156-bis".

Tuttavia l'associazione segnala di essere venuta a conoscenza che di un accordo tra i legali di Peppermint e di Wind, che potrebbe complicare le cose:

"Con tale accodo quest'ultima dichiarava la propria volontà di comunicare alla Peppermint gli indirizzi fisici dei consumatori titolari di indirizzi IP, intercettati dalla società Logistep, società svizzera. Per tali motivi, Wind e Peppermint chiedevano la cessazione della materia del contendere. Adiconsum constatava con l'occasione la mancata costituzione del Garante della privacy. Adiconsum ritiene che si sia dinanzi ad una ulteriore e gravissima violazione del diritto alla privacy dei consumatori italiani dovuta a quest'ultimo incomprensibile accordo.

Adiconsum intende comunque costituirsi in giudizio al fine di insistere nel sollevare la questione di illegittimità costituzionale dell'art. 156 bis della legge sul diritto d'autore e ha sollecitato ancora una volta il Garante della privacy a fare altrettanto a difesa dei diritti dei consumatori".

Adiconsum fa notare come Peppermint si sta trasformando da semplice caso giudiziario a vero problema legislativo. Di seguito i link "storici" del caso Peppermint:

Caso P2P Peppermint: risponde l'avvocato

Caso P2P: parla l'avvocato di Peppermint

P2P: dal caso Peppermint a quello Techland?

I 3636 del P2P? Privati di ogni diritto