ADUC denuncia quattro e-shop italiani di elettronica

ADUC ha denunciato all'AGCM vale-shop.it, 2emmeshop.it, absurdprice.it e crdgame.it per pratiche commerciali scorrette. Sarebbero responsabili di numerose violazioni del codice del consumo.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

ADUC ha denunciato al Garante del Mercato i negozi online vale-shop.it, 2emmeshop.it, absurdprice.it e crdgame.it per pratiche commerciali scorrette. I quattro e-shop, specializzati nella vendita di prodotti audio/video, telefoni cellulari, computer e altri dispositivi tecnologici, sono di proprietà della società CRD srls. Le accuse mosse dall'associazione dei consumatori ADUC sono piuttosto gravi e frutto delle segnalazioni ricevute dai consumatori.

Nel comunicato ufficiale si parla di mancata consegna dei beni acquistati, difficoltà a contattare la società, mancata risposta da parte di quest'ultima a raccomandate ed e-mail in fase di rimborso, nonché "mancato rimborso delle somme pagate dal consumatore in caso di recesso/annullamento del contratto/risoluzione per inadempimento".

Shopping online

Pare inoltre che sui siti vengano fornite informazioni non veritiere in merito alla disponibilità dei prodotti. Senza contare il "tentativo di far desistere il consumatore dalla richiesta del rimborso che legittimamente gli spetta omettendo di rispondere a mail e raccomandate". Secondo ADUC la pratica commerciale "è finalizzata a falsare il comportamento economico del consumatore, nella speranza che per stanchezza rinunci al rimborso".

L'associazione dei consumatori si è soffermata anche sulle informazioni offerte dai 4 siti e rilevato altre mancanze. Su tutte l'insufficiente informativa sul trattamento dei dati personali e la carenza e incompletezza delle condizioni di vendita.

Secondo ADUC l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, considerati i presupposti di gravità e scorrettezza, dovrebbe emettere un provvedimento di sospensione della pratica commerciale prima o in corso d'istruttoria, oltre a sanzionare la società responsabile. "[...] visto il mancato rispetto della normativa richiamata, i danni che presumibilmente ha cagionato ai consumatori e il conseguente ingiusto guadagno", conclude la nota dell'associazione.