AGCOM perde un altro commissario: la grande fuga

Il Garante delle Comunicazioni registra le dimissioni del Commissario Gianluigi Magri dopo la sostituzione di Nicola D'Angelo. La nuova normativa sul copyright convince sempre meno, anche la politica. Stasera a Roma la Notte della Rete

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a cura di Dario D'Elia

L'AGCOM perde pezzi: dopo la sostituzione del Commissario Nicola D'Angelo, ecco le dimissioni di Gianluigi Magri. Sembra che sempre meno siano disposti a giocarsi la faccia per il nuovo provvedimento sul diritto d'autore. Tanto più che come riporta il Corriere della Sera, Magri con questa mossa punterebbe a "svelenire il clima ed evitare strumentalizzazioni, respingendo qualsiasi illazione su un'estromissione calcolata del collega D'Angelo". Insomma sembra solidarizzare con l'ex collega.

La grande fuga

Il nuovo relatore del provvedimento, Sebastiano Sortino, potrebbe trovarsi così da solo. Non si esclude quindi un temporaneo rinvio per ristabilire i numeri delle forze in campo.

Intanto la tempesta va avanti e il dibattito infiamma. Stasera a Roma (dalle 17 in poi alla Domus Talenti) con la "Notte della Rete" politici, giornalisti, blogger e liberi cittadini si confronteranno sulla questione. Fra i partecipanti: Olivero Beha, Emma Bonino, Antonio Di Pietro, Dario Fo, Alessandro Gilioli, Peter Gomez, Beppe Giulietti, Fabio Granata, Margherita Hack, Ignazio Marino e Franca Rame.

Intanto anche Pier Luigi Bersani, segretario del PD, ha chiesto all'AGCOM di fermarsi per consentire "una riflessione più ampia". 

Si è fatto tardi, questa storia mi ha stufato

"La libertà della rete è ossigeno vitale per le nostre democrazie: in particolar modo nel nostro Paese catalogato delle agenzie internazionali agli ultimi posti quanto a libertà e pluralismo dell'informazione e gravato da un conflitto d'interessi esasperante", scrive Bersani sul suo sito.

"Per questo chiediamo con forza che da parte dell'AGCOM venga fugato ogni dubbio. Il varo imminente della nuova disciplina sul diritto d'autore, in relazione alle tecnologie dei nuovi media, non può interferire in alcun modo con la libertà di espressione dei cittadini della rete. Il diritto d'autore deve essere difeso e tutelato, la democrazia italiana non può permettersi bavagli di alcun genere. Vigileremo sui tentativi diretti o surrettizi di introdurli".

Anche dalle file del PdL fa ecco la presa di posizione del deputato-blogger Bruno Murgia. "Ritengo che la delibera dell'AGCOM riguardante la presunta tutela del diritto d'autore sul web non sia altro che un cavallo di Troia per tentare di controllare il contenuto di quanto viene pubblicato sulle pagine Internet", ha dichiarato alla stampa il componente della Commissione cultura.

"Da blogger non posso che schierarmi contro il provvedimento che l'Autorità sembra intenzionata a licenziare. In futuro anche la mia pagina potrebbe essere oscurata se mi dovesse venire in mente di condividere un video di YouTube. Un oscuramento privo di garanzie per nulla compatibile con un moderno Stato di diritto. Occorre sicuramente aggiornare la normativa posta a tutela del diritto d'autore. Per farlo bisogna pensare a Internet come una risorsa, anche per il mondo della comunicazione politica. Pensare che dietro blog e social network si celi un pericoloso nemico da porre sotto controllo non è la strada giusta".