AMD in vendita cerca un acquirente, ma arriva la smentita

Secondo Reuters AMD si è affidata JPMorgan Chase per esplorare le opzioni a disposizione per rimanere in vita. Tra queste ci sarebbe anche la vendita. La casa di Sunnyvale smentisce prontamente, ma la situazione è innegabilmente nera.

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a cura di Manolo De Agostini

AMD in vendita al miglior offerente. Indiscrezioni raccolte dall'agenzia di stampa Reuters indicano che l'azienda statunitense avrebbe assunto JPMorgan Chase & Co. per esplorare "le opzioni a propria disposizione", tra cui la "vendita". Questa eventualità, puntualizza Reuters, non sarebbe quella principale ma è sul tavolo insieme alla vendita di un numero non precisato di brevetti.

La voce di corridoio è stata prontamente smentita da AMD, che nel frattempo ha visto il titolo quotato al New York Stock Exchange salire momentaneamente del 18%, per poi chiudere a 2,09 dollari (+5%). Da rilevare che nelle ultime settimane le azioni sono scese anche sotto i 2 dollari.

"Il consiglio di amministrazione e la dirigenza di AMD ritengono che la strategia che l'azienda sta seguendo per arrivare a una crescita a lungo termine, sfruttando i propri asset tecnologici altamente differenziati, sia il giusto approccio per incrementare il valore per gli azionisti. AMD non sta perseguendo attivamente la vendita della società o di un importante patrimonio in questo momento", ha dichiarato il portavoce di AMD Drew Prairie, senza confermare o smentire eventuali rapporti con JPMorgan, che a sua volta non ha commentato l'indiscrezione.

Rory Read, amministratore delegato di AMD, smentisce la vendita dell'azienda

Queste voci, che hanno scosso l'industria tecnologica, hanno indotto l'amministratore delegato Rory Read a scrivere un'email diretta ai dipendenti, rassicurandoli sull'impegno da parte della dirigenza a seguire il piano stabilito.

"Nelle ultime due ore, un'importante agenzia di stampa ha scritto un pezzo speculando sulla vendita di AMD. Come sapete, emergono periodicamente articoli come questo sui media. Voglio che sappiate come stiamo rispondendo a questo articolo speculativo, in quanto ci aspettiamo che anche altri media ricerchino informazioni. Permettetemi di ribadirlo: non siamo attivamente impegnati nella vendita di AMD o di qualsiasi altro asset rilevante. È tutto fumo che offusca la nostra strategia ...siamo assolutamente sulla strada giusta".

Secondo un'indagine del sito Seekingalpha la notizia pubblicata da Reuters potrebbe essere un "falso", ma non perché lo dice AMD, ma semplicemente per il fatto che alcuni dirigenti come la vicepresidente Lisa Su avrebbero effettuato alcune grandi transazioni nei giorni scorsi. Il sito conclude affermando che se i vertici fossero davvero alla ricerca di un acquirente, questi movimenti sulle azioni potrebbero portare a un'accusa di insider trading.

Cody Acree, analista di Williams Financial, ritiene che le banche potrebbero aiutare AMD a rafforzare le proprie claudicanti finanze così da poter acquistare tecnologie che le consentano di affrontare al meglio le sfide future. Che sia vera o meno la notizia di queste ore, è da diverso tempo che AMD è nell'occhio delle indiscrezioni come possibile preda di Qualcomm, Samsung e altre aziende. Il titolo in borsa è sceso più del 60% quest'anno e l'azienda ha una capitalizzazione di mercato di 1,4/1,5 miliardi di dollari.

Un calo costante, ora le azioni si aggirano intorno ai 2 dollari

Recentemente AMD ha presentato una pessima trimestrale, seguita dall'annuncio di un taglio dei dipendenti del 15 percento. I dati di vendita del settore dei microprocessori la vedono in calo (AMD sotto il 17 percento nel mercato CPU, è dominio Intel) e vi sono indiscrezioni sul possibile slittamento della nuova architettura Steamroller al 2014. Il tutto senza contare che la nuova gamma FX non entusiasma e che l'azienda continua nella propria politica di prezzi bassi e costanti ribassi che, sebbene piaccia al consumatore, certamente non permette d'incrementare gli utili.

AMD non è presente nel settore degli smartphone, e in quello dei tablet ha svelato la piattaforma Z-60, il cui successo è da vedere nei fatti e per ora, salvo un annuncio di Fujitsu, non sappiamo con esattezza quanti produttori realizzeranno dispositivi basati su questo chip. Inoltre bisogna considerare che anche sul fronte dei notebook, l'azienda non ha mai veramente sfondato e difficilmente le cose cambieranno in modo drastico nel corso del prossimo anno.

L'unica novità di questo periodo è l'accordo con ARM per realizzare SoC Opteron per server basati sulle architetture Cortex della serie A-50, le prime a 64 bit. Anche questa mossa è difficile da valutare e rimanda ogni discorso almeno al 2014, mentre dobbiamo ricordare che AMD sembra essersi assicurata la presenza dei propri chip (grafici e non) all'interno di tutte le console di prossima generazione, a partire dalla Wii U che debutterà in Italia il 30 novembre. Si tratta di introiti sicuri che potrebbero fare bene alle casse dell'azienda, soprattutto a partire dal prossimo anno quando ci si aspetta l'annuncio di almeno una seconda console next-gen.

Insomma chiedersi se AMD supererà il 2013 indenne è del tutto normale. I chiari di luna sono quelli che sono. L'analista James Covello di Goldman Sachs stima che le possibilità che AMD venda il business dei processori per PC siano tra il 15 e il 30 percento. Non resta che attendere le mosse future e le prossime trimestrali perché aldilà che AMD voglia o meno essere acquistata, potrebbe davvero finire nelle mire di qualche pesce più grosso, ingolosito da proprietà intellettuali e dal know how degli ingegneri.