Anonymous attaccherà di nuovo il Governo italiano

Anonymous ha pubblicato un comunicato online dove si preannuncia un nuovo attacco al Governo. Le motivazioni sono articolate e toccano libertà digitali, diritti e censura. La speranza è che le istituzioni sappiano rispondere adeguatamente.

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a cura di Dario D'Elia

Anonymous, il gruppo di hacker che si batte per i diritti digitali, ha annunciato "Operation Italy part2": un altro attacco contro il Governo italiano. Dopo l'incursione DDoS (Distribuited Denial of Service) di domenica scorsa nei confronti di Governo.it, ecco l'annuncio di una nuova azione di protesta.

Il comunicato di Anonymous

"Gli italiani meritano qualcosa di migliore di Berlusconi e la sua classe politica. Il partito attualmente al governo in Italia si oppone manifestamente a tutto ciò che Anonymous considera essenziale: libertà di stampa (anche a mezzo televisivo) e un internet accessibile senza restrizioni e censure sono solo alcuni dei diritti fondamentali che Anonymous richiede siano rispettati unitamente alla rimozione della tassa Bondi/SIAE ed alla cessazione dell'offuscamento di thepiratebay.org da parte degli ISP Italiani", si legge nel comunicato che è apparso online in queste ultime ore.

I toni sono da battaglia permanente tanto più che si dicono non disponibili a condizioni. "(la protesta) durerà finché le nostre richieste non saranno riconosciute e soddisfatte senza riserve da parte del governo", continua il documento.

"Il fatto che il governo stia tentando con ogni mezzo a sua disposizione di ostacolare e negare ai cittadini l'accesso a internet (decreto Pisanu, legge Romani, tassa Bondi/SIAE) e quindi alla libera fonte di informazioni che essa dovrebbe rappresentare per chiunque è deprecabile". Il prosieguo del comunicato critica direttamente l'operato del Presidente del Consiglio.

"Noi non siamo terroristi, non ci piace la violenza né la supportiamo, il rovesciamento delle istituzioni non è il nostro scopo. Noi richiediamo semplicemente che i nostri diritti siano rispettati; uno dei diritti sopra menzionati è la possibilità di essere guidati e governati da un Presidente del Consiglio il cui unico interesse sia servire i cittadini e lo Stato", conclude il documento.

Le azioni di Anonymous non sono ovviamente legali, ma non si può fare finta di nulla di fronte ai temi sollevati - ormai oggetto di dibattito quotidiano per chi ha a cuore le sorti digitali (e non solo) del paese. Attendiamo con vivo interesse la reazione delle istituzioni sui contenuti. Il resto riguarda gli inquirenti.