Antipirateria Italiana, ecco il primo tassello AGCOM

AGCOM ha approvato il testo anti-pirateria che tra 60 giorni potrebbe diventare legge. Si parla di un garante super-partes: difficile prevedere lo spazio di manovra delle difese. Per i siti pirata stranieri è stata proposta la black-list e l'inibizione di indirizzi IP.

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a cura di Dario D'Elia

L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato il nuovo regolamento anti-pirateria digitale, che dopo 60 giorni di consultazione pubblica potrebbe diventare legge. Come abbiamo anticipato la settimana scorsa (Antipirateria italiana, il manganello prima del diritto) si tratta di un testo che si rifà all'articolo 6 del Decreto Romani: l'obiettivo è tutelare al meglio su Internet il diritto d'autore.

Calabrò, Presidente AGCOM

Secondo il presidente AGCOM Corrado Calabrò si è tentato in questo documento di bilanciare diritto alla privacy dei cittadini con libertà di accesso e salvaguardia del copyright. I punti cardine del provvedimento sono fondamentalmente quattro. Di fatto il garante diventa unico supervisore e si impegna a far rispettare le nuove metodiche. Il detentore dei diritti di copyright può richiedere la rimozione di contenuti dai siti e nel caso non avvenga entro 48 ore far intervenire direttamente l'AGCOM. Il passo successivo fa scattare un confronto tra le parti e "qualora risulti l'illegittima pubblicazione di contenuti protetti da copyright" la rimozione diventa forzata.

Per quanto riguarda invece i siti situati all'estero vi sono due possibilità: da una parte la creazione di una black-list per i provider, dall'altra in casi estremi l'inibizione di indirizzi IP.

"La  proposta di AGCOM per contrastare la pirateria online costituisce una seria ed efficace risposta alla necessità di tutelare i contenuti digitali in rete in una fase nella quale il decollo dell'offerta legale è ancora aggredito dalla contraffazione", ha commentato il presidente della Federazione dell'industria musicale italiana Enzo Mazza. "[…] l'iniziativa di blocco dei siti, già dimostratasi molto efficace nel caso del stop di Pirate bay in Italia, costituisce un chiaro messaggio nei confronti degli operatori illegali per i quali non deve esserci alcun spazio nelle reti digitali del futuro".

Insomma, la proposta AGCOM sembra essere stata accolta positivamente, anche se il consigliere D'Angelo giovedì scorso ne ha esposto alcune importanti debolezze – subendo poi il fuoco di fila dello stesso Mazza.

A questo punto non resta che attendere i prossimi 60 giorni per il dibattito.