Antivirus Microsoft, l'Antitrust non può fare nulla

Microsoft approfitta di Windows Update per consigliare agli utenti Security Essentials. Secondo i concorrenti si tratterebbe di un'azione scorretta, ma gli esperti sostengono il comportamento non può essere sanzionato. Le leggi antitrust esistono per proteggere i consumatori.

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a cura di Dario D'Elia

Microsoft favorisce il suo antivirus Security Essentials sfruttando Windows Update, ma secondo gli esperti potrebbe essere complicato dimostrare che si tratta un'azione commerciale scorretta. Sebbene Trend Micro e Panda Security siano già sul piede di guerra è difficile ravvisare violazioni delle normative anti-trust. "Nel migliore dei casi si tratterebbe di una questione a lungo termine", ha confermato Hillard Sterling, legale dello Studio Freeborn & Peters. "Diciamo difficile se non impossibile dimostrare ogni azioni anti-competitiva".

Microsoft Security Essentials

Già perché il problema è che il tema anti-trust si può sollevare solo nel caso si producano effetti collaterali per i consumatori non sul livello di competizione tra gli attori in gioco. 

"Security Essential è un download opzionale, quindi non sussiste alcuna barriera alla competizione", ha aggiunto l'esperto. "Altri prodotti per la sicurezza sono disponibili da una moltitudine di canali diversi […] Microsoft può avere un peso sostanziale sul gioco, ma si tratta di un forma mitigata di violazione antitrust".

"Le leggi antitrust esistono per proteggere i consumatori non i concorrenti", ha concluso Sterling. Rimane in ogni caso di buon senso la considerazione di Panda Security sull'approccio metodologico attuato da Microsoft, ovvero che la "monocultura nel campo della sicurezza è una cosa negativa".