Aree di applicazione del Plasma

I televisori dagli schermi piatti rappresentano ormai il futuro della televisione. HDTV, convergenza digitale e DVD ad alta risoluzione stanno contribuendo a rendere i televisori CRT obsoleti entro i prossimi due anni. Se siete tentati dall'acquisto di un televisore a schermo piatto, dovrete scegliere tra due tecnologie complementari anche se sostanzialmente differenti tra loro: Plasma e LCD

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a cura di Tom's Hardware

Aree di applicazione del Plasma

Gli schermi al plasma si trovano prevalentemente nei sistemi video di grande formato e alta qualità. Le grandi dimensioni e prestazioni video rendono questi prodotti ottimali per la visualizzazione di DVD. Solitamente si posizionano nel mercato di fascia alta, dove i limiti dei costi, dell'invecchiamento del fosforo e degli alti consumi energetici sono solo aspetti secondari rispetto a prestazioni e qualità.

Dando un'occhiata a quello che potrebbe essere il prossimo futuro, è chiaro che la tecnologia LCD piano piano logorerà l'attuale mercato del plasma, fornendo televisori dalle diagonali sempre più grandi. Il motivo è semplice: una volta che la tecnologia sarà sotto controllo, la fabbricazione degli LCD diverrà più facile e meno costosa.

Se non ci saranno grandi scossoni al mercato con la nascita e l'imposizione di altre innovazioni, il plasma sarà relegato ad un uso specifico nell'area domestica, essenzialmente dove c'è la richiesta di rappresentare immagini grandi e visibili a grande distanza dal televisore.

Il problema dello sfarfallio di questi schermi spiega anche il perchè tale tecnologia non sia di grande interesse per l'uso con computer.

Tecnologia LCD

Un emergente promettente

Per risalire all'origine del termine "cristallo liquido" non basta fermarsi al secolo scorso, ma bisogna risalire addirittura a quello precedente, dato che la frase ha avuto origine nel 1889! Interessante anche il fatto che non è arrivata a noi tramite l'elettronica, bensì grazie alla botanica. È solo nel 1968 che RCA si interessa a questo fenomeno inventando i primi schermi a cristalli liquidi. Nel 1969 James Fergason scoprì l'effetto nematico ritorto (TN). Scoperta fondamentale dato che tutti i monitor LCD a noi familiari si basano sul principio della rotazione del piano di polarizzazione. Nel 1973, George Gray inventò il cristallo liquido bifenile, che rese possibile l'implementazione di soluzioni a cristalli liquidi stabili anche in normali condizioni di pressione e temperatura. Fu così che all'inizio del 1986, NEC produsse il primo computer portatile dotato di Display a Cristalli Liquidi (LCD). Nel 1995 si produssero i primi schermi LCD dalle grandi diagonali: oltre i 28" (71 cm).

È interessante notare che mentre il plasma viene associato ad applicazioni audiovisive, gli LCD hanno raggiunto la maturità grazie al loro impiego nei computer e nei portatili. Si tratta quindi di una tecnologia relativamente emergente per quanto riguarda i televisori domestici anche se, in realtà, sia dotata di tutti i presupposti per conquistare la fetta del mercato più grossa.

LCD, uno strano principio di funzionamento

La differenza principale tra il plasma e la tecnologia LCD, sta nel fatto che i pixel LCD non emettono alcuna luce. Tutti i punti deboli e le qualità di questa tecnologia girano attorno a questa caratteristica.

LCD, uno strano principio di funzionamento

Così come le altre tecnologie, un pixel LCD è costituito da tre sotto-pixel dai colori elementari. Un LCD non emette alcuna luce ma funziona come un selettore, ecco il motivo per cui questi schermi sono retro-illuminati. La luce emessa dalla retroilluminazione passa attraverso il cristallo liquido e viene quindi colorata dal filtro. Ogni sotto-pixel ha la stessa architettura: cambia solo il colore del filtro in base al suo utilizzo finale. Il cristallo di ogni sotto-pixel può essere controllato elettronicamente come una valvola in modo da lasciar passare più o meno luce in base a quanto rosso, verde e blu il pixel deve emettere.