Avast traccia gli indirizzi IP degli antivirus piratati

Avast ha scoperto che la versione a pagamento del suo antivirus è diffusa con licenze pirata. In tutto il mondo, anche in Vaticano, sono stati rilevati abusi. Grazie al tracciamento IP però gli utenti adesso si trovano a un bivio.

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Avast Pro Antivirus, la versione a pagamento di uno dei software più apprezzati del mercato sicurezza piace anche al mondo pirata. Le sue qualità aggiuntive, come ad esempio lo Script Shield, il firewall e l'antispam, hanno convinto molti utenti ad abbandonare la versione gratuita e quindi scaricare via P2P crack e quant'altro.

Avast a rischio pirateria

I tecnici di Avast Software sono partiti dall'individuazione di 14 licenze acquistate nel 2009 che per qualche "strana" ragione rimandavano ad aggiornamenti presenti su PC situati in 14 posti diversi nel mondo. "Abbiamo deciso di vedere quanto fosse virale la questione licenza per Avast Pro Antivirus", ha dichiarato l'AD Vince Steckler. "Adesso stiamo per convertire queste versioni pirata in prodotti legali".

Già perché con la localizzazione degli IP Avast è riuscita a tracciare una buona parte delle utenze pirata di 200 paesi – su tutte Russia, Messico, Brasile, Italia e Spagna. Da rilevare anche due licenze correlate a PC presenti in Vaticano. A questo punto si è deciso di offrire l'opportunità di mettersi in regola: tutte le applicazioni pirata sono state attivate in remoto in modo da visualizzare a schermo un pop-up di scelta. All'utente è stato richiesto di passare alla versione gratuita del software o a quella Pro pagando il dovuto.

Se anche solo l'1% dovesse decidere di propendere per Avast Pro Antivirus, l'operazione verrà considerata un successo con ritorno di profitto. In caso contrario saliranno comunque di qualche centinaio di migliaia il numero di utenze gratuite.