Bank of America spavalda con WikiLeaks, ma rischia

Bank of America mette al bando Assange e blocca i finanziamenti per WikiLeaks. Per tutta risposta, il team dell'organizzazione invita i clienti della banca statunitense a chiudere i propri conti e Assange definisce il provvedimento "un nuovo maccartismo finanziario".

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a cura di Elena Re Garbagnati

WikiLeaks potrebbe essere coinvolto in attività incompatibili con le policy di Bank of America. Per questo motivo l'istituto di credito statunitense ha deciso di chiudere i suoi conti correnti (La battaglia per WikiLeaks è ormai partigiana).

Questa in sostanza, la motivazione alla base del provvedimento di Bank of America contro il patron di WikiLeaks che il vicepresidente degli Stati Uniti Biden definisce senza mezzi termini un terrorista hi-tech, nonostante gli Stati Uniti non abbiano ancora trovato il materiale necessario per accusarlo di spionaggio e l'Inghilterra gli abbia concesso la libertà vigilata dietro cauzione (Assange davvero libero, palla al centro e pedalare).

La risposta di WikiLeaks al provvedimento di Bank of America non si è fatta attendere: il 17 dicembre in un tweet il team di Assange chiede esplicitamente a tutti i clienti di Bank of America di chiudere i propri conti correnti aperti presso l'istituto e di trasferire i propri averi verso altri luoghi che vengono definiti "più sicuri".

Juliane Assange, patron di WikiLeaks

Non solo: oggi Julian Assange si è recato ai cancelli dellavilla di Vaughan Smith dove si trova agli arresti domiciliari percommentare il provvedimento di Bank of America, che ha definito "un nuovo maccartismo finanziario che priva la nostra organizzazione dimezzi necessari per sopravvivere e me personalmente di fondipreziosi per i miei avvocati. Coloro che devono proteggermi daun'estradizione negli Stati Uniti o in Svezia".

Il provvedimento dell'istituto bancario statunitense segue da vicino quelli di altri circuiti internazionali come Visa Europe, MasterCard e PayPal (PayPal abbandona WikiLeaks, avanti il prossimo). Il fatto che Bank of America possa essere uno degli istituti minacciati da possibili rivelazioni di WikiLeaks lascia supporre che la possibile violazione delle policy interne dell'istituto di credito non sia l'unica e reale motivazione alla base del provvedimento.

Assange aveva già dichiarato nel corso di una intervista di essere in possesso di 5 GB e più di dati riservati che riguardano "un importante istituto di credito", e nelle scorse settimane aveva alzato il tiro, dichiarando che a inizio 2011 avrebbe messo in luce le "pratiche immorali" di una importante banca statunitense.

Joe Biden durante l'intervista in cui ha definito Assange un "terrorista hi-tech"

Non solo, stando alledichiarazioni del magnate australiano, il materiale di cui è inpossesso, e che intende rendere pubblico, "darà una visione efficace erappresentativa di come le banche si comportano a livello esecutivo, inun modo che imporrà inchieste e riforme", con un impatto tale da poteraddirittura "demolire una o due banche". 

Secondo il vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, le pubblicazioni di WikiLeaks avrebbero messo a rischio molte vite umane, oltre a mettere in seria difficoltà gli affari degli Stati Uniti, e per questo il Dipartimento di Giustizia a stelle e strisce è già al lavoro per impedire nuove rivelazioni.