Batteria di carta, Sony alimenta una ventola: grazie enzimi!

Sony ha mostrato durante un evento in Giappone come sia possibile sfruttare l'azione degli enzimi per creare energia in grado di alimentare piccoli dispositivi, come una ventola. Per la dimostrazione si è resa necessaria della semplice carta.

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a cura di Manolo De Agostini

La batteria biologica muove nuovi timidissimi passi. Un impiegato di Sony ha mostrato che è possibile alimentare una ventola grazie all'energia generata avvalendosi di semplice carta (anche riciclata).

Inserendo pezzetti di carta all'interno di una miscela di acqua ed enzimi, e scuotendo il tutto per breve tempo, dopo qualche minuto il liquido diventa una fonte di elettricità per piccoli oggetti, come appunto la ventola usata per questa prova.

"È lo stesso meccanismo con il quale le termiti mangiano legno per ottenere energia", ha dichiarato Chisato Kitsukawa, PR di Sony. Non è la prima volta che si teorizza un prodotto simile, ma le prove reali sono molto rare.

Tale soluzione è stata creata all'interno dello studio delle batterie ecologiche, che già in passato hanno portato Sony a realizzare una batteria basata sullo zucchero.

Carta stracciata o pezzi cartone ondulato servono per fornire la cellulosa, un polisaccaride che si trova nelle piante verdi. Gli enzimi sono usati per rompere la catena di glucosio che costituisce la cellulosa e quanto si ottiene è gestito da un secondo gruppo di enzimi in processo che restituisce ioni idrogeno ed elettroni.

Gli elettroni viaggiano in un circuito esterno per generare elettricità, mentre gli ioni di idrogeno si combinano con l'ossigeno dell'aria per creare acqua. "Le bio-batterie sono amiche dell'ambiente e hanno un grande potenziale", ha affermato Kitsukawa, rilevando che non usano metalli o inquinanti chimici.

Prima di vedere in commercio una soluzione simile passerà tuttavia molto tempo, perché c'è appunto il problema della quantità di energia prodotta, ancora molto bassa.