Cineblog-01.net pinzato dallo sbirro antipirateria AGCOM

Il primo caso di attività pirata individuato dall'AGCOM riguarda Cineblog-01.net. Proprietari e gestori però non sono rintracciabili. È già scattata la richiesta ai provider di bloccarne l'accesso.

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a cura di Dario D'Elia

L'antipirateria AGCOM ha acceso i motori: pinzato subito un sito che si occupa di turismo e il (presunto) sito pirata cineblog-01.net. Nel primo caso tutto è stato risolto senza colpo ferire. Su km-zero.eu era comparsa una foto (Tramonto su Castel del Monte) di proprietà di Govanni Carrieri. L'AGCOM non ha fatto in tempo a chiederne la rimozione che il gestore del sito aveva già eseguito.

Nel secondo caso invece si è entrati nel vivo. Su segnalazione della federazione anti pirateria Fapav è finito nei guai cineblog-01.net a causa di una serie di film disponibili gratuitamente in chiara violazione delle norme sul copyright. La federazione non riuscendo a trovare il gestore del sito ha passato la palla all'AGCOM, che alla fine ha scoperto che la registrazione fa riferimento alla società Whoisguard e che i server sono in Olanda.

C'è sempre una prima volta

A quel punto è scattata la procedura che consente di scavalcare tutti e rivolgersi direttamente ai provider, chiedendo l'oscuramento del sito. In questa fase non siamo di fronte a un ordine, che potrà scattare entro il 5 maggio, bensì a una richiesta di collaborazione.

"I provider si opporranno senz'altro. Il sito infatti è già sottoposto a un sequestro penale da parte della magistratura, al quale adesso Agcom sembra volersi sostituire, proprio come temevano tutti coloro che si hanno protestato contro il nuovo regolamento antipirateria", ha spiegato l'avvocato Fulvio Sarzana a Wired.

"Se Agcom decidesse di chiedere un sequestro più forte, insomma, si troverebbe nella situazione paradossale di contraddire quanto deciso dalla magistratura. Eppure, nella sua delibera sul copyright ha scritto che è pronta a bloccare ogni procedimento qualora la magistratura intervenisse".

La questione di fondo è che attualmente il sito non dovrebbe essere accessibile, come richiesto dalla magistratura. Ma dato che per ora vige solo un blocco DNS e non IP, tutti vi accedono usando semplici escamotage. In verità il sito al momento sembra accessibile anche senza intervenire sui DNS.

"Un altro problema è che AGCOM non ha segnalato ai gestori del sito la presunta violazione, ma si è limitata a considerare quanto denunciato da Fapav. Di questo passo, arriveremo a ritrovarci siti oscurati senza che i gestori ne sappiano niente".