Come richiedere la rimozione dei propri dati da ChatGPT

Il più famoso Chatbot del mondo raccoglie dati personali, ma è possibile chiederne la rimozione e bloccarne l’utilizzo, per chi vuole

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

ChatGPT era stato bloccato in Italia perché non rispettava alcune norme sulla protezione dei dati personali. Qualche giorno dopo, il popolare Chatbot è tornato disponibile nel nostro Paese, dopo che OpenAI ha modificato i termini di utilizzo e integrato funzioni specifiche per la protezione dei dati.

Una delle novità è la possibilità di richiedere la rimozione dei dati personali raccolti fino a un certo momento. Ora è possibile usare ChatGPT senza condividere le informazioni con OpenAI, e impedendo a ChatGPT di usare i nostri input per addestrare l’algoritmo.

Come chiedere una copia dei dati personali a OpenAI

È sempre possibile, nella cornice del GDPR, scaricare una copia dei dati personali che OpenAI ha raccolto su di noi. Per farlo è sufficiente andare nelle impostazioni account>Data Controls, e poi cliccare su Export Data. Dopo un po’ riceverete una mail con le informazioni richieste in allegato.

Come bloccare la cronologia ChatGPT e l’addestramento

Questa è la più facile tra le opzioni possibili. Basta cliccare in basso a sinistra (su desktop) sulle opzioni personali, e poi da lì selezionare Data Controls. Togliendo la spunta da “Chat History & Training”, da quel momento ChatGPT non memorizzerà più i vostri input, né li userà per addestrarsi.

Come bloccare l’addestramento conservando la cronologia

Con una procedura un po meno immediata, è possibile mantenere la cronologia attiva, ma impedire a ChatGPT di usare i dati per addestrare l’algoritmo. Se questo è ciò che volete fare, bisogna chiederlo direttamente a ChatGPT. Potete farlo compilando il form apposito. Questa opzione è disponibile solo per utenti che usano un account aziendale e che possano fornire il codice identificativo dell’azienda stessa.

Come chiedere la rimozione dei dati personali

I cittadini UE e di alcune altre aree del mondo, dove vigono norme come il GDPR, possono chiedere a OpenAI di cancellare tutti i dati personali che sono stati raccolti. L’operazione non è proprio semplicissima, ma se non altro è possibile. Per farlo, bisogna iniziare compilando questo form.

Attenzione: questa procedura è rivolta a tutti, non solo a chi usa ChatGPT attivamente. Persone famose possono trovare informazioni personali su di loro in ChatGPT pur non avendolo mai usato, e potrebbero aver diritto alla rimozione. Il condizionale è d’obbligo, perché alcune informazioni potrebbero ricadere sotto la definizione di pubblico interesse, e in quel caso OpenAI potrebbe decidere di non soddisfare la richiesta.

Come chiedere una correzione di informazioni personali sbagliate

A volte ChatGPT sbaglia, e fornisce informazioni sbagliate su una persona. Purtroppo al momento non è possibile chiedere correzioni specifiche, ma la persona interessata può richiedere la cancellazione di tutti i dati personali su di sé raccolti da ChatGPT.

Per richieste relative alla privacy, bisogna scrivere a dsar@openai.com.

Vale la pena sottolineare che OpenAI fa parte di quelle aziende che sembrano voler ostacolare la protezione dei dati personali, e in qualche modo cerca di scoraggiare gli utenti a far valere i propri diritti in termini di privacy.

Per esempio, il fatto di dover rinunciare alla cronologia per bloccare l’addestramento è un ottimo esempio di limite artificioso. Un buon modo per far demordere quelli meno determinati a impedire l’uso dei propri dati. Se lo fate, poi avrete un pulsante che dice solo “attiva cronologia chat” ma che non dice nulla sul fatto che di stanno inviando i dati a OpenAI.

Potrebbe essere importante anche considerare questo passaggio:

Conserviamo alcuni dati delle vostre interazioni con noi, ma adottiamo misure per ridurre la quantità di informazioni personali nei nostri set di dati di addestramento prima che vengano utilizzati per migliorare i nostri modelli. Questi dati ci aiutano a comprendere meglio le esigenze e le preferenze degli utenti, consentendo al nostro modello di diventare più efficiente nel tempo.

In altre parole, anche dopo aver chiesto la rimozione si tengono qualcosa. Vista la natura di questi sistemi ML, in effetti, è possibile che sia semplicemente impossibile individuare e rimuovere solo alcune informazioni in particolare. Forse l’unica possibilità sarebbe proprio cancellare tutto.

Insomma, non si capisce se OpenAI ora è davvero conforme al GDPR e alle richieste del Garante Italiano, o se invece sta solo facendo finta, nel più classico compliance theatre.