Comuni italiani in prima linea per la banda larga

Anci e Ministero dello Sviluppo economico hanno siglato un protocollo d’intesa per favorire lo sviluppo della banda larga e delle reti di nuova generazione. Ecco un punto di partenza per individuare le forme migliori per favorire gli investimenti in tal senso garantendo un ruolo ai Comuni nel Piano Nazionale Banda Larga e Ultra Larga.

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a cura di Dario D'Elia

Lo sviluppo della banda larga sarà favorito dai Comuni italiani. Ieri il presidente dell'Anci Sergio Chiamparino e il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani hanno siglato un accordo che prevede misure di semplificazione per la realizzazione di infrastrutture di TLC.

Sergio Chiamparino, Presidente Anci e sindaco di Torino

"La sottoscrizione del protocollo d'intesa tra Anci e ministero sancisce la comune volontà di favorire lo sviluppo della banda larga e delle reti di nuova generazione nelle nostre città, che consideriamo infrastrutture strategiche per il rilancio della competitività dei territori", ha dichiarato il Sindaco di Torino nonché presidente Anci Sergio Chiamparino. "Il nostro obiettivo è quello di individuare le forme migliori per favorire gli investimenti in tal senso garantendo un ruolo ai Comuni nel Piano Nazionale Banda Larga e Ultra Larga".

"(Comuni, Ndr) sono i veri protagonisti del nostro Piano e solo coordinandoci in un progetto di sistema renderemo l'Italia leader nelle Tlc raggiungendo gli obiettivi della strategia Eu2020", ha commentato Roberto Sambuco, capo dipartimento per le Comunicazioni del ministero.

"L'importanza strategica del protocollo con i Comuni è legata alla recente firma dell'accordo per le reti di nuova generazione, tra Governo e operatori. Il 70% dei costi di queste reti è infatti per opere civili nel territorio comunale. Una maggiore sinergia e semplificazione è fondamentale". Si partirà quindi con la "sottoscrizione di una serie di accordi con i grandi operatori nazionali Tlc", come ha anticipato Chiamparino. 

"Come Anci ci siamo presi l'impegno di avviare un'azione di sistema che coinvolga tutti i soggetti, pubblici e privati, che hanno competenza in materia nella definizione di interventi basati su modelli operativi il più possibile condivisi e replicabili".

Al momento la collaborazione a pieno ritmo riguarda soprattutto Fastweb, Telecom Italia e Vodafone e Iatt (Italian Association for Trenchless Technology). Quest'ultima soprattutto si distingue per il compito di promuovere l'utilizzo di "tecniche di scavo poco invasive per le infrastrutture dei sottoservizi, tra cui la posa di reti in fibra ottica", come riporta La Stampa.