Con DeepDyve Google diventa il passato

La ricerca sul Genoma Umano ha dato vita ad un motore di ricerca che, sulla carta, è in grado di pensionare Google.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Gli scienziati del Progetto Genoma Umano hanno creato DeepDyve, un motore di ricerca che dovrebbe recuperare il 99% dei risultati che gli altri motori si perdono. Questo eccezionale risultato sarebbe reso possibile dal recupero di contenuti protetti da firewall, oppure con pochi collegamenti, quindi con un basso page ranking.

DeepDyve si affida agli stessi metodi applicati per la ricerca sul genoma, pensati per svelare i segreti del DNA. L'algoritmo, che si chiama "KeyPhrases" sarebbe in grado di indicizzare sequenze di 20 parole, oltre ai singoli termini, proprio perché la tecnologia è nata per tracciare le lunghe sequenze del codice genetico. Di conseguenza DeepDyve è in grado di fare ricerche con quantità di testo enormi, fino a 25000 caratteri, mentre Google si ferma a 32 parole.

Uno studio del 2003 dell'Università di Berkley, per capirci, ha mostrato che la rete contiene 91000 TB di informazioni, e che solo 187 di questi sono "visibili in superficie".

Al momento Deepdyve ha indicizzato 500000 pagine, e stretto accordi con diversi editori online. Per il momento questo motore è concentrato su temi riguardanti salute, scienze naturali e brevetti, ma dovrebbe espandersi anche ai settori IT, ambiente, energia e scienze fisiche.

Tra non molto, quindi, Deepdyve sarà operativo al 100%, e allora vedremo le reazioni di BigG di fronte a un attacco diretto alla colonna portante di tutte le sue attività. Che tra i due litiganti (Google e Microsoft), arrivi un terzo a godersi la torta?