Confindustria: va bene lo sviluppo delle reti ma la pirateria?

Confindustria Cultura Italia è preoccupata perché l'Agenda Digitale non sembra prevedere nulla per la valorizzazione dei contenuti e la lotta alla pirateria. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria Paolo Peluffo chiama in causa l'AGCOM.

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a cura di Dario D'Elia

In Italia si parla di sviluppo digitale ma il dibattito sulla gestione dei contenuti e la pirateria sembra congelato. A ricordarlo è il presidente di Confindustria Cultura Italia Marco Polillo, che in un intervento durante il convegno "L’Agenda digitale per lo sviluppo dei contenuti culturali" ha parlato dell'importanza dei patrimoni creativi.

"L'Europa lo ha compreso. La Commissione Europea, che intende valorizzare il settore come occasione di occupazione e crescita competitiva, stima che il settore della cultura e delle professioni creative valga qualcosa come il 4,5% del PIL, interessando 8,5 milioni di lavoratori europei. Per questo anche nel nostro paese i contenuti culturali dovrebbero essere uno dei cardini intorno al quale far ruotare il dibattito sulla cosiddetta Agenda Digitale Italiana", ha sottolineato Polillo.

Autostrade digitali

Effettivamente nei tavoli pubblici e istituzionali si fa un gran parlare di infrastrutture ma non di cosa ci si vuole far viaggiare sopra. "L’Italia è molto indietro su questo fronte. Manca di una strategia-paese e rischia di depauperare le nostre eccellenze: cinema, editoria, musica, spettacolo, fiction, etc.", ha continuato il presidente. "Il Paese non ha neppure una posizione chiara in merito al rispetto dei diritti: libero non vuol dire gratuito a scapito dei diritti altrui: le condotte illegali vanno impedite e i comportamenti illeciti devono essere disincentivati".

La ricetta di Confindustria Cultura Italia si basa su quattro priorità irrinunciabili. Prima di tutto le politiche di sensibilizzazione degli utenti sui nuovi business-model con campagne di informazione e sensibilizzazione del pubblico, soprattutto nelle scuole, sull’utilizzo responsabile del web. Poi l'IVA ridotta per i prodotti culturali "con il sostegno a livello UE della riduzione dell’aliquota IVA per gli acquisti online di contenuti culturali". Non sarebbero male eventuali incentivi (tax credit) per gli operatori che investono in opere dell’ingegno e in piattaforme digitali per l’e-commerce della cultura. Infine lotta alla pirateria digitale con una posizione non equivoca nei confronti della tutela della proprietà intellettuale.

"L’Agenda digitale è una priorità di questo Governo e la tutela dei diritti è un presupposto per il funzionamento del mercato digitale", ha risposto il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’Editoria Paolo Peluffo. "Rinnovo l’invito alla nuova AGCOM, che già avevo rivolto al precedente Consiglio, di approvare rapidamente il regolamento contro la pirateria".

La speranza è che qualcuno si ricordi che per un nuovo regolamento contro la pirateria sarebbe bene affrontare il tema delle licenze. L'inasprimento della caccia in tutto il mondo non ha prodotto risultati tangibili.