Connessione satellitare broadband contro il digital divide

Eutelsat punta tutto sul rivoluzionario satellite Ka-Sat che consente di fornire connettività broadband con velocità di trasmissione dati fino a 18 Mbps in download e 6 Mbps in upload. Andando a spulciare le offerte dei vari provider si scopre che le tariffe non sono così alte.

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a cura di Dario D'Elia

Il satellite potrebbe essere una soluzione per far fronte al digital divide. "Oggi siamo in grado di portare la banda larga anche a chi decidesse di vivere dentro una tenda sulla vetta del monte Bianco", ha commentato scherzosamente il presidente onorario di Eutelsat, Giuliano Beretta. Ieri a Roma in un incontro sul tema si è parlato proprio dei passi da gigante che ha compiuto il web satellitare.

Un tempo soluzione costosa per pochi, oggi servizio per tutte le tasche e zone del paese. Insomma, se non arriva la fibra ottica si potrebbe volgere lo sguardo al cielo puntando sul satellite Ka-Sat. Dal 2011, come sostiene l'AD di Eutelsat Italia Renato Farina, offre prestazioni comparabili con la tecnologia ADSL terrestre. In ogni caso non si propone come concorrente bensì come alternativa.

Ka-Sat

Skylogic, la controllata italiana di Eutelsat per i servizi broadband, propone infatti ai provider connessioni con velocità di trasmissione dati fino a 18 Mbps in download e 6 Mbps in upload. Ad esempio Open Sky fa pagare circa 25 euro al mese per l'offerta 8 Mega e circa 36 euro per quella 12 Mega. Ovviamente vi sono limitazioni nel traffico mensile (rispettivamente 8 e 16 GB) e le spese per attivazione, nonché il kit satellitare, viaggiano sui 200 euro, però questo è il mercato attuale. Con l'aumento della domanda qualcosa potrebbe cambiare.

"C'è bisogno però che il Governo si accorga di noi", ha dichiarato Stefano Festa, direttore marketing strategico di Skylogic. "Il satellite è uno strumento democratico in grado di arrivare ovunque, anche dove per l'imprenditore che investe in fibra ottica non c'è mercato. Si potrebbe studiare qualcosa di simile a quanto fatto con gli incentivi per i decoder del digitale terrestre, oppure  si possono ipotizzare delle detrazioni fiscali".

Tutte le strade sono percorribili, però bisogna anche tener conto del fatto che in Italia i clienti satellitari broadband sono solo 10mila, contro ad esempio il milione statunitense.