Cos'è la NGAN, rete di accesso di nuova generazione?

Si parla spesso di reti di accesso di nuova generazione (NGAN), ma di cosa si tratta esattamente? Un risposta articolata che riguarda i progetti fibra.

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a cura di Dario D'Elia

Si chiama genericamente fibra, ma quando si parla di servizi ultrabroadband da 200 Mbps o anche 1 Gbps si fa riferimento alle reti di accesso di nuova generazione (NGAN).I progetti di sviluppo su cui si stanno impegnando tutti gli operatori - che si tratti di aree competitive o in digital divide - prevedono due modalità costruttive.

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In un caso la fibra parte dalla centrale, arriva all'armadio ripartilinea e poi si sfrutta il vecchio rame che raggiunge gli appartamenti. Nell'altro caso la fibra può arrivare a coprire l'intero percorso: dalla centrale all'armadio, fino al condominio o direttamente all'appartamento.

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Ccnfigurazione ideale

Entrando nello specifico le architetture di accesso per la NGAN si differenziano in funzione di:

  • modalitàÌ€ di connessione: punto-punto (P2P) o punto-multipunto (Gigabit Passive Optical Network GPON)
  • del punto di terminazione della fibra nella rete di distribuzione al cliente: in un cabinet stradale (FTTCab), presso o dentro un edificio (FTTB), in casa del cliente (FTTH)

La soluzione migliore in assoluto, anche in prospettiva futura, è quella che prevede una linea in fibra ottica dedicata per ogni singola abitazione (soluzione punto-punto o P2P). "Tuttavia il P2P richiede un investimento piùÌ€ significativo rispetto al GPON e maggiori costi di gestione", ricorda Telecom Italia nel suo documento Netbook: i numeri della Rete nel 2016.

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GPON network (FTTH Council Europe)

Da rilevare che la scelta è condizionata quindi dagli investimenti, dalla tipologia di area da servire (metropolitana, periferica, rurale), dalla densitàÌ€ abitativa, della tipologia della clientela, dalla disponibilitàÌ€ di infrastrutture ottiche o di canalizzazioni adatte all'uso e dall'impatto urbanistico.

Ecco spiegato il motivo per cui la soluzione FTTCab con GPON è stata storicamente la più impiegata. Consente un'implementazione più veloce e non esclude in prospettiva un ulteriore potenziamento futuro. Il problema, come tutti ben sanno, è che in alcuni contesti le vecchie reti in rame, grandi distanze da armadi e centrali, nonché alta densità di clientela hanno concorso a una forte riduzione delle prestazioni finali.

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Configurazioni teoriche (FTTH Council Europe)

Nel tempo si è fatto fronte al problema impiegando la tecnologia VDSL2, "la quale permette di aumentare la velocitaÌ€ di connessione della rete secondaria in rame attraverso l'applicazione di innovazioni tecnologiche alla rete trasmissiva quali":

  • DSM e Vectoring - intervengono sul rumore di diafonia (Cross-talk) ossia l'interferenza elettromagnetica che si puoÌ€ generare fra due cavi vicini in un circuito o in un apparato elettronico, con lo scopo di attutirlo o di eliminarlo completamente.
  • Bonding - permette di aggregare piuÌ€ linee xDSL in un unico flusso logico di trasmissione (Ethernet o ATM), o renderlo una banda equivalente pari alla somma dei singoli collegamenti DSL. CioÌ€ permette di aumentare il bit rate offribile ad un utente, o la copertura di un servizio a paritaÌ€ di velocitaÌ€, sfruttando la trasmissione su piuÌ€ coppie in rame.
  • G.Fast - adatta a brevi distanze fra il doppino dell'utente e l'armadio di ripartizione, tale tecnologia permette di raggiungere sul singolo doppino velocitaÌ€ particolarmente elevate: oltre i 500 Mb/s e fino a 1 Gbit/s aggregato (upstream+dowstream) per distanze inferiori ai 100 m ed almeno 200 Mbit/s a 200 m di distanza.

Una riflessione su "fibra" e tariffe

In sintesi, si può affermare che la particolare condizione prestazionale dei servizi Internet italiani ha alimentato il desiderio dell'eccellenza infrastrutturale (FTTH) ma in verità la clientela chiede da anni qualità dei servizi e soprattutto un prezzo adeguato.

Se fossero diffusamente disponibili accessi a 100 Mbps o 200 Mbps con velocità reali pari ad almeno l'80% di quanto promesso (come in fondo avviene in tutta Europa) staremmo a sindacare su come è realizzata l'infrastruttura? Probabilmente no, almeno la maggioranza della clientela. Anche perché nei mercati maturi comunitari dove l'infrastruttura FTTH è maggiormente diffusa comunque non è regalata.

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Tariffe medie tra 30 e 100 Mbps (Commissione UE)

L'ultima indagine della Commissione UE (ottobre 2015) sul prezzo medio delle connessioni 100 Mbps che includono il servizio di telefonia indicava circa 52 euro al mese. Polonia e Romania si distinguevano per tariffe rispettivamente di 29 e 21 euro. Fra i paesi più costosi invece Malta, Belgio e FInlandia con rispettivamente 128, 91 e 73 euro.

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Tariffe medie sopra 100 Mbps (Commissione UE)

In questo anno e mezzo le tariffe sono senza dubbio variate, ma la soglia rimane comunque intorno alla cinquantina di euro o poco meno. Difficile credere che tutta la popolazione italiana possa essere disposta a un tale esborso, soprattuto considerato che la soglia 30 - 100 Mbps già nel 2015 viaggiava con una tariffa media di 35 euro.

Altro discorso - e non è un caso che tutti i provider vi stiano puntando - l'abbinamento di più servizi come connettività, TV, musica e telefonia. In un'ottica di risparmio complessivo per il cliente finale.