Da D'Annunzio al digitale terrestre: Istria assediata

Le emittenti italiane a causa di una sovrapposizione di frequenze hanno invaso Istria, Zara e Sebenico. Il ministro degli Esteri croato ha chiesto l'intervento del Governo italiano: le nostre TV usano frequenze che l'Unione internazionale per le telecomunicazioni ha assegnato nel 2006 alla Croazia

Avatar di Dario D'Elia

a cura di Dario D'Elia

Dall'epica conquista dannunziana di Fiume a quella catodica dell'Istria. Può sembrare il segnale di una parabola decadente (in tutti i sensi) ma è quello che sta realmente accadendo nella penisola croata, nella zona di Zara e di Sebenico: le nostre frequenze TV del digitale terrestre creano interferenze.

Il volo del Poeta

Il ministro degli Esteri croato, Gordan Jandrokovic, ha scritto al nostro Franco Frattini per individuare una soluzione. In pratica da dicembre i telespettatori di numerose zone oltre-confine sono costretti a sorbirsi i canali televisivi italiani a causa di una sovrapposizione di frequenze

''Poiché nei primi mesi di quest'anno una serie di regioni italiane passerà completamente al segnale digitale il ministro Jandokovic ha chiesto al ministro Frattini di stimolare tra le istituzioni competenti dei due Paesi lo scambio di informazioni in materia e in questo modo trovare una soluzione alle interferenze a agli eventuali disturbi futuri nella ricezione dei segnali televisivi", si legge nel comunicato croato.

Il problema, secondo gli esperti delle agenzie competenti locali, si deve al fatto che le emittenti italiane usano frequenze che l'Unione internazionale per le telecomunicazioni ha assegnato nel 2006 alla Croazia. A dicembre non a caso l'Ente nazionale croato per le poste e le comunicazioni elettroniche ha denunciato ufficialmente la questione, senza per altro ottenere alcuna risposta.

La soluzione per l'Istria e sotto gli occhi di tutti. Se nei prossimi mesi gli istriani noteranno un velivolo in cielo potranno intuire la risposta. Sarà il secondo volo del Poeta, altro che Vienna!