Da domani confini UE blindati, aumentano i controlli

Da domani entrerà in vigore il nuovo regolamento anti-terrorismo UE sui confini interni ed esterni dell'Unione Europea. Chi sarà sprovvisto di Carta di Identità Elettronica (CIE) e passaporto senza microchip rischierà procedure di controllo più lunghe.

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a cura di Dario D'Elia

In Europa la lotta al terrorismo e in particolare al fenomeno dei foreign fighters passa anche dal nuovo regolamento per le frontiere - interne ed esterne alla UE - che entrerà in vigore da domani. Parlamento e Consiglio Europeo hanno deciso così di rafforzare le verifiche sui documenti di identità. Cioè avranno un percorso agevolato quanti dispongono di documenti con microchip che contengano dati biometrici (fotografia e impronte digitali), ovvero passaporti di ultima generazione e Carta di Identità Elettronica (CIE). 

Frontiera
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 "Uno degli scopi di tali verifiche è prevenire qualunque minaccia per la sicurezza interna e l'ordine pubblico degli Stati membri, indipendentemente dall'origine di tale minaccia, anche nel caso in cui tale minaccia provenga da cittadini dell'Unione", puntualizza il documento pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea.

In sintesi i cittadini UE saranno sistematicamente soggetti a controlli dei documenti come gli extra-comunitari sia in fase di uscita che di entrata dai confini dell'Unione Europea. La novità verrà applicata da domani, salvo deroghe per motivi specifici che non impattano sulla sicurezza. "La possibilità di non effettuare tali verifiche sistematiche dovrebbe, tuttavia, applicarsi solo per un periodo transitorio limitato per quanto riguarda le frontiere aeree", puntualizza il documento.

passaporto

Contemporaneamente verranno attivati controlli non-sistematici anche attraverso i confini infra-nazionali dell'Unione Europea, e questo varrà anche per i cittadini comunitari.

Pur rispettando il diritto alla libera circolazione si è deciso di applicare una verifica digitale ai documenti di viaggio sfruttando le banche dati nazionali contenenti informazioni sui documenti di viaggio rubati, altrimenti sottratti, smarriti e invalidati. Ma anche le banche dati dell'Unione, come il SIS (sistema informazione Schengen) e quella dell'Interpol sui documenti di viaggio rubati e smarriti (SLTD)

L'Italia, come gli altri stati membri a esclusione di Danimarca, Irlanda e Regno Unito, dovranno predisporre personale e risorse appropriati e sufficienti per effettuare verifiche sistematiche, al fine di evitare tempi di attesa sproporzionati che ostacolino il flusso di traffico alle frontiere esterne. Per le frontiere interne la sistematicità dei controlli dovrebbe essere prevista solo in entrata, "sulla base di una valutazione dei rischi". In pratica Parlamento e Consiglio riconoscono la possibilità a ogni stato membro di decidere in autonomia: la regola è che i controlli non siano sistematici, ma in caso di emergenza potrebbero diventarlo.

A questo punto per il cittadino il dettaglio davvero rilevante è legato al documento di riconoscimento a disposizione. La UE richiede la verifica di almeno uno degli identificatori biometrici (immagine del volto o delle impronte digitali) presenti nei passaporti e dei documenti di viaggio rilasciati dagli Stati membri.

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Chi sarà sprovvisto quindi di una carta di identità o un passaporto privo di queste caratteristiche rischierà procedure di controllo più lunghe. Per altro Parlamento e Consiglio UE hanno ribadito che "gli Stati membri dovrebbero eliminare gradualmente i documenti di viaggio privi di zone a lettura ottica".

Cosa cambia da domani per noi?

Da domani gli agenti di frontiera (esterni), che presidiano i confini di terra, mare e aeroportuali, effettueranno controlli elettronici dei documenti per verificarne la validità incrociando i dati con tre database diversi. La sistematicità dei controlli potrà creare problemi sui confini con paesi che fanno parte della UE, ma non dell'area Schengen come ad esempio Cipro, Croazia, Romania e Bulgaria.

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Ad esempio al confine sloveno-croato sta montando la preoccupazione in relazione al vicino periodo turistico estivo. L'unica opzione per Zagabria sarà quella di approfittare della deroga che consente di effettuare verifiche in modo mirato a specifici valichi di frontiera per limitare l'impatto sul flusso del traffico "a seguito di una valutazione dei rischi connessi con l'ordine pubblico, la sicurezza interna, la salute pubblica o le relazioni internazionali".

Per quanto riguarda i confini interni dell'Unione Europea da domani potrebbero essere previsti controlli più lunghi. I cittadini UE con documenti biometrici consentiranno agli operatori un controllo sui database agevole e immediato. Gli altri saranno costretti a una maggiore perdita di tempo.

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Il nostro consiglio quindi è fare immediatamente richiesta della Carta di Identità Elettronica oppure accertarsi che il proprio passaporto sia dotato di chip e almeno un marcatore biometrico (foto o impronta digitale).