Web e carta, semplicemente lontani

Google e i provider devono ripagare gli editori per le news?

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a cura di Dario D'Elia

Web e carta, semplicemente lontani

Stipendi, tempistiche di consegna, potenzialità di introito, dimensioni delle strutture e tanti altri elementi che condizionano l'attività di una redazione online non possono essere lontanamente paragonate a quello che succede in via Cristoforo Colombo 90 a Roma - sede de La Repubblica. Le firme di prestigio delle grandi testate godono di privilegi e trattamenti economici che i comuni freelance e redattori online si scordano. Questo non vuol dire che l'elite professionale non meriti un trattamento adeguato, ma semplicemente che al passo con i tempi questo non può essere fatto scontare all'intera categoria.

Noi di Tom's Hardware, come tantissimi altri siti Internet che fanno informazione, cerchiamo di impegnarci al massimo nel gestire i proventi generati dalla raccolta pubblicitaria per fornire un servizio gratuito e di qualità. Non siamo una bestia rara, ma semplicemente il frutto di un libero mercato dove la competizione è motore del tutto. Abbiamo dovuto partire da zero, scoprire un nuovo mercato, imparare a convivere con il cambiamento, e riscrivere le regole che governano il rapporto con il lettore. L'essere professionisti del web ti obbliga all'umiltà, e forse ti regala anche la capacità di individuare la giusta misura tra i diritti e i doveri nei confronti degli utenti.

Se per rendere sostenibili le attività online dei quotidiani cartacei bisogna tassare provider e Google, non è forse come chiedere l'ennesimo sovvenzionamento? Questa volta ai cittadini della Rete?