E-MiLi, Wi-Fi acceso e telefono con batteria al top

Una nuova tecnologia potrebbe aumentare del 54% l'autonomia degli smartphone. Basta ridurre la frequenza di lavoro del chip Wi-Fi in modalità idle, e inserire nelle comunicazioni i segnali necessari a riattivarla. Sembra quasi sin troppo facile.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il professor Kang Shin e il dottorando Xinyu Zhang, dell'Università del Michigan, hanno trovato un modo per abbattere i consumi del chip Wi-Fi degli smartphone. Il sistema si chiama E-MiLi (Energy Minimizing Idle Listening), e il concetto su cui si basa è piuttosto semplice.

In uno smartphone il chip Wi-Fi è sempre acceso, che ci sia o meno una connessione attiva. Così è possibile verificare di tanto in tanto se è presente una rete a cui collegarsi, oppure se ci sono nuovi dati da scaricare, come messaggi email o altro. L'economia energetica dello smartphone è quindi segnata profondamente dalla connessione Wi-Fi, e infatti molti tra gli utenti più coscienziosi lo disattivano quando non ne hanno bisogno.

Il professor Kang Shin

Spegnere e accendere il Wi-Fi a seconda del momento però è scomodo; la cosa migliore è avere il telefono sempre collegato, senza temere che si spenga a metà giornata. Un'utopia per molti: abbiamo provato tanti smartphone che, se lasciati collegati e con l'aggiornamento dei dati attivi, arrivano a perdere oltre il 50% della carica in una notte - senza fare altro che starsene fermi sul comodino.

I ricercatori hanno analizzato l'uso degli smartphone, scoprendo che "in base alla quantità di traffico di rete, i dispositivi in modalità di risparmio energetico passano tra il 60 e l'80% percento del tempo in ascolto". In passato inoltre si era scoperto che in tale stato di idle listening uno smartphone consuma quasi la stessa energia di quando è totalmente attivo.

E-MiLi potrebbe quindi fare una grande differenza, perché riduce la frequenza di lavoro del chip Wi-Fi a 1/16 del suo valore nominale. È sufficiente per fare i controlli necessari, ma non per comunicare. Se si rileva del traffico attivo, ecco che tutto torna ai massimi livelli.

Wi-Fi ovunque, ma se poi la batteria non tiene?

Il problema da affrontare era far riconoscere al telefono il traffico rilevante, così che si potesse attivare. La soluzione sono gli header: "abbiamo pensato che il telefono potrebbe riconoscerli, così come noi possiamo capire che qualcuno ci sta chiamando, anche se siamo addormentati al 90%", spiega  Shin.

Quindi mentre il telefono è poggiato sul comodino consumerà molto meno, ma potrà comunque aggiornare i dati. E al risveglio avrete le vostre email, gli aggiornamenti di Facebook, e tutto quello che desiderate, pronto all'uso. I ricercatori hanno chiamato questa tecnica "modalità subcosciente", e ritengono che possa aumentare l'autonomia fino al 54%, spiega il professor Kang Shin.

L'implementazione della tecnologia E-MiLi richiederebbe software specifico per gestire il clock del modulo Wi-Fi, ma anche un nuovo modo di codificare le comunicazioni, affinché siano sempre presenti gli header necessari alla riattivazione. Il passo successivo tocca ai produttori di chip Wi-Fi, che potranno decidere se includere il nuovo firmware nei propri prodotti.  

I dettagli della ricerca saranno presentati il prossimo 21 settembre.