Ecco la batteria che sembra una cartina

Alla Standford University si lavora sulla carta come batteria.

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a cura di Manolo De Agostini

La carta come una batteria elettrica grazie a un inchiostro formato da nanotubi al carbonio e nanofili di argento. La scoperta è di un gruppo di ricercatori della Stanford University, guidati dal professore Yi Cui. La carta, ricoperta dell'inchiostro e cotta in un forno, è in grado di diventare tale e quale a una batteria o un supercondensatore. La carta mantiene la carica anche se viene piegata, sgualcita o arrotolata. Essendo assorbente e in grado di sopportare meglio le pieghe è stata preferita alla plastica. Secondo il team l'inchiostro potrebbe essere usato come vernice per creare muri conduttivi.

"Questi nanomateriali sono speciali. Hanno una struttura a una dimensione con diametri molto ridotti. Il diametro contenuto aiuta l'inchiostro con il nanomateriale ad aderire meglio alla fibra della carta, permettendo alla batteria di durare più a lungo. La batteria di carta può durare per 40mila cicli di scarica", ha affermato Mr. Cui.

La tecnologia, secondo Cui, ha la potenzialità per essere applicata nella vita di tutti i giorni in breve tempo e potrebbe trovare applicazioni in diversi settori, come quello delle automobili ibride alimentate ad energia. Il professore prevede un uso come accumulatore di elettricità in una griglia di distribuzione. L'elettricità in eccesso prodotta di notte, per esempio, potrebbe essere salvata per i picchi di consumo durante il giorno. Inutile dire, infine, quanto potrebbe essere interessante questa scoperta per il settore delle energie rinnovabili.