Elon Musk contro Windows 11, l'account obbligatorio non va bene!

Elon Musk ha aspramente criticato Microsoft per le sue politiche restrittive relative all'accesso ai portatili che utilizzano Windows 11

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a cura di Marco Silvestri

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Elon Musk ha manifestato il suo dissenso in un post pubblicato su X in seguito all'acquisto di un portatile colpevole di aver richiesto l'accesso a Windows 11 tramite un account Microsoft. Il CEO di Tesla ha condiviso le sue difficoltà nell'effettuare l'accesso al nuovo portatile, alimentando un acceso dibattito sulle restrizioni e le possibili alternative al log-in richiesto da Microsoft.

"Ho appena comprato un nuovo PC portatile e non me lo fa usare a meno che non crei un account Microsoft, il che significa anche dare alla loro IA l'accesso al mio computer! È un casino" ... "Una volta c'era un'opzione che permetteva di evitare l'accesso o la creazione di un account Microsoft".

Sotto al post di Musk , diversi utenti hanno suggerito dei metodi per accedere al portatile senza l'account Microsoft ma il CEO di Tesla ha affermato che "non era possibile". Alcune ore dopo aver condiviso le sue difficoltà a bypassare il requisito dell'account Microsoft, Musk è riuscito nel suo intento e ha scritto "Finalmente ce l'ho fatta, grazie". Qualcuno ha malignamente urlato alla "boomerata" attribuendo tutte le responsabilità a Musk, ma anche se così fosse, rimane il fatto che non tutti gli utenti sono tenuti a conoscere degli escamotage per accedere a un portatile nuovo senza fare l'accesso a Microsoft e Musk non è certo uno sprovveduto.

Detto questo, daicommenti alla discussione è emersa una grande preoccupazione generale riguardo le restrizioni d'uso imposte da Microsoft per l'accesso a Windows 11. Il recente episodio solleva diversi interrogativi sulla libertà degli utenti di scegliere le proprie opzioni di accesso, suscitando dubbi sulla privacy e sulla sicurezza dei dati.

Il topic è posi sfociato su un dibattito nel quale diversi utenti proponevano Linux come alternativa, criticando aspramente l'atteggiamento di Microsoft rispetto all'integrazione della sua IA all'interno di molte app di uso comune. L'esperienza negativa condivisa da Elon Musk potrebbe rispecchiarsi in quella di milioni di utenti meno esperti che, pur di usare il computer appena acquistato, sono costretti ad accettare le condizioni imposte da Microsoft senza avere un'idea chiara di quali e quante informazioni personali andranno a condividere ogni volta che usano il proprio portatile per operazioni banali come la navigazione in rete o l'uso delle app più comuni.