ENEL parte con il progetto fibra: una nuova Spa per cablare l'Italia

Il CdA di ENEL ha dato mandato all'amministratore delegato Starace di creare una società per azioni dedicata alla posa della fibra ottica in Italia.

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a cura di Dario D'Elia

Il consiglio di amministrazione di ENEL ieri ha approvato il progetto fibra e dato mandato all'AD Francesco Starace di creare una nuova società per azioni che gestisca il servizio. Abbandonata l'idea di realizzare più società per rispondere alle singole esigenze di ogni provider, ecco confermata la strategia più prevedibile.

Ovvero dar vita a una newco che sfrutti i cavidotti ENEL per portare la fibra nelle case degli italiani. Si parla di fibra spenta poiché la società di Starace non ha alcuna intenzione di diventare provider: si limiterà a noleggiare i suoi tratti di rete in fibra e a occuparsi della loro manutenzione.

Francesco Starace
Francesco Starace, AD di ENEL

In mancanza di comunicazioni ufficiali non si può neanche affermare con sicurezza se verranno impiegate solo le infrastrutture interrate o anche quelle aeree. In linea di massima per ora si è parlato esclusivamente dei cavidotti che collegano le centrali fuori dagli edifici con i contatori digitali – che com'è risaputo sono a fine vita e vanno sostituiti.

La nuova Spa di ENEL sarà avviata con un capitale sociale distinto e poi aperta a qualsiasi società (soprattutto TLC) che voglia entrarvi. Dopodiché il colosso energetico ridurrà progressivamente la sua quota. L'obiettivo è cablare in fibra potenzialmente ogni cluster definito dal Governo: da quelli finanziati (2,2 miliardi deliberati dal Cipe) poiché a fallimento di mercato, a quelli dove è già presente la fibra. Di fatto la newco Enel si muoverà là dove le società TLC saranno interessate a sbarcare. Le prime gare Infratel comunque sono previste per l'inizio 2016.

In questo momento l'operatore più interessato al progetto ENEL si è dimostrato Vodafone, con l'AD Aldo Bisio esplicitamente disponibile a entrare nella società fin dalla prima ora. Inoltre non è escluso che anche Cassa Depositi e Prestiti possa essere della partita. Tutte le altre telco sono alla finestra ma hanno già avuto contatti con ENEL.

Aggiornamento. Dopo Vodafone anche Wind si dice pronta a collaborare. "Wind, giudica molto positivamente la decisione di Enel di costituire una società per sviluppare una infrastruttura di rete a banda ultra larga nel Paese", ha dichiarato l'AD Maximo Ibarra. "È un'iniziativa che va nella direzione da sempre auspicata dalla nostra azienda per superare il digital divide e dotare l'Italia di una rete in fibra, in linea con le crescenti esigenze dei consumatori  e con lo sviluppo dei servizi digitali".

"Wind è pronta a collaborare da subito a questo progetto che potrà garantire le giuste condizioni di parità di accesso per gli operatori, indispensabili per una sana concorrenza e per lo sviluppo di un mercato ancor più competitivo".