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a cura di Alessandro Crea

L'affaire Cambridge Analytica rischia di essere (anche) un problema finanziario per Facebook che oggi in borsa ha esordito con un ribasso del titolo del 5,20 % dopo le rinnovate pressioni da parte dei governi di Stati Uniti e Regno Unito per conoscere esattamente le responsabilità del sito di Mark Zuckerberg nel trafugamento dei dati personali di ben 50 milioni di utenti.

Ma facciamo un passo indietro, per capire come si sono susseguiti i fatti. Cambridge Analytica è una società specializzata nel raccogliere alcuni tipi di dati dai social network, sulla base dei quali profilare gli utenti tramite l'uso di algoritmi e l'elaborazione di modelli che, nel caso specifico, sarebbero poi stati utilizzati per la realizzazione di spot politici mirati a influenzare gli elettori durante l'ultima campagna elettorale che ha visto la vittoria di Donald Trump e nel voto sulla cosiddetta Brexit.

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Cambridge Analytica avrebbe però infranto le regole di Facebook, acquistando illegalmente i dati raccolti dall'app Thisisyourdigitallife, realizzata dall'accademico russo-americano Aleksandr Kogan. Nonostante questo però Facebook ha oscurato Cambridge Analytica soltanto venerdì scorso, ossia a tre anni dall'accaduto, un lasso di tempo eccessivo secondo i parlamentari e senatori britannici e statunitensi, che ora vogliono sapere da Facebook cosa è accaduto esattamente in questo ampio lasso di tempo.

"La smetta di nascondersi dietro la sua pagina Facebook", ha detto ad esempio il parlamentare britannico Damian Collins, a capo delle indagini sulle interferenze politiche nell'ambito delle quali funzionari di Cambridge Analytica e Facebook sono stati sentiti, riferendosi a Mark Zuckerberg in persona. "Scriverò a Zuckerberg e gli chiederò di comparire, o di far comparire un altro manager, davanti alla commissione." È la prima volta che qualcuno rivolge accuse dirette all'amministratore delegato di Facebook che in passato si era anche guadagno il soprannome di Mr. Fix per essersi impegnato pubblicamente più volte a "riparare Facebook".

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Collins inoltre accusa anche l'amministratore delegato di Cambridge Analytica, Alexander Nix, di aver mentito davanti alla sua commissione il mese scorso, quando ha dichiarato che la sua società non aveva usato dati Facebook. Secondo quanto riportato dall'ANSA però Nix ha respinto le accuse, affermando che Cambridge Analytica ha cancellato i dati Facebook quando la società è stata avvisata di una possibile violazione delle regole del social media.

Anche la senatrice statunitense Amy Klobuchar vorrebbe che Zuckerberg si presenti dinanzi alla commissione giudiziaria del Senato, "perché è ormai chiaro che queste piattaforme non sono in grado di vigilare da sole."