Facebook, in tribunale per colpa di Farmville

Aperta una class action contro Facebook e Zynga, a causa di annunci ingannevoli legati a diversi giochi online.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Facebook dovrà affrontare una class action per truffa, insieme a Zynga, studio di produzione di molti giochi presenti sul famoso social network. L'illecito è dei più tradizionali: annunci ingannevoli che spingono gli utenti ad attivare pagamenti inconsapevolmente.

Scamville, o come Arrington ha battezzato lo scandalo.

Lo scandalo è nato alcune settimane fa, da una serie di articoli di TechCrunch, curati da Michael Arrington, che hanno portato alla luce questa realtà e spinto Facebook a bloccare l'ultimo gioco di Zynga, Fishville, proprio per annunci ingannevoli.

Mark Pincus, amministratore di Zynga, ha ammesso di "aver fatto le cose più orribili per aumentare i profitti", ma poi l'azienda ha deciso di rinunciare agli annunci, perché la faccenda diventava sempre più imbarazzante, come ha cercato di spiegare lui stesso.

La situazione non è sfuggita allo studio legale Kershaw, Cutter & Ratinoff , di Sacramento, che sta facendo causa a Zynga, ma anche a Facebook e MySpace, perché i social network ricevono parte del denaro prodotto dagli annunci, che a loro volta sono amministrati da altre aziende, che contano su accordi di collaborazione con Zynga e Facebook.

I rappresentanti di Facebook affermano di non aver nessun legame con queste truffe, anche se il social network ha preso diverse iniziative, dal blocco dei giochi all'esclusione di alcune società dalle proprie attività. Questo e altri elementi, quindi, fanno credere che la class action avrà probabilmente esito positivo per i querelanti, che chiedono milioni di dollari di risarcimento.  Un causa simile, recentemente, si è chiusa con un accordo per 10 milioni di dollari, versati da una società, WebLoyalty, molto più piccola di Zynga.

Tra i giochi più famosi di Zynga, ricordiamo Farmville, Mafia Wars, Café World e Rollercoaster Kingdom.