Film 3D al cinema: tutti i paletti per garantire la salute

Il TAR del Lazio ha confermato le prescrizioni del Ministero della Salute sull'uso degli occhialini 3D al cinema. Si parla di divieto per i minori di tre anni, obbligo di informazione per gli spettatori e protocolli di pulizia e disinfezione degli occhialini.

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a cura di Dario D'Elia

La visione dei film 3D nei cinema italiani è vietata ai minori di tre anni. L'ultima sentenza del TAR del Lazio sull'argomento ha confermato le prescrizioni previste dal Ministero della Salute, rispondendo negativamente al ricorso sottoposto dall'ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) e da una sala cinematografica romana. 

In pratica i paletti sulle soglie di età, pulizia degli occhiali e note informative per il pubblico dovranno essere rispettati con scrupolo. "In altri termini, il Ministero della Salute indica i criteri da seguire perché l'uso di un'apparecchiatura, che nelle aspettative dell'esercente la sala cinematografica porterà a un incremento degli spettatori, non comporti danni alla salute", ha sottolineato l'associazione dei consumatori Codacons

Occhiali 3D solo over 3 anni

E così le delibere dell'anno scorso trovano finalmente una sintesi nella sentenza del TAR. "Sulla questione relativa alle cautele per l'utilizzo degli occhiali ai ragazzi di età inferiore a sei anni la Sezione ha disposto la consulente tecnico d'ufficio (CTU). La CTU ha sul punto concluso, dopo un'accurata parabola argomentativa, che il limite di sei anni, al di sotto del quale è sconsigliato l'uso degli occhiali 3D … rappresenta, anche ad abundantiam, una totale garanzia per la salute dello spettatore della cinematografia 3D", dicono i giudici.

Insomma la riduzione da 6 a 3 anni pare essere adeguata per proteggere e i minori, a patto che la fruizione cinematografica si limiti a un solo spettacolo. Secondariamente è stato stabilito che si debba informare correttamente gli spettatori e seguire precisi protocolli di pulizia e disinfezione degli occhialini. ANEC non ha gradito è confermato che ricorrerà in appello. Nello specifico non è chiara quale proposta alternativa possa essere sufficientemente adeguata.

A nostro parere sarebbe bene fare anche un distinguo tra gli effetti sulla salute dei bambini e sulle loro personali esigenze. Portare bambini così piccoli al cinema (3/6 anni) e illudersi di tenerli buoni per due ore di spettacolo forse è un po' troppo. Ovviamente vi sono sempre le eccezioni, ma sarebbe meglio prediligere altre attività meno passive.

Codacons si spinge oltre è sostiene che il divieto di utilizzo degli occhialini per i minori di anni 3 dovrebbe "essere esteso anche alle abitazioni private, dove il 3D è arrivato grazie ai televisori di ultimissima generazione". Condividiamo.