L'Egitto riparte da Internet: prima censurare il porno

Sembra che il governo egiziano si attiverà per censurare la pornografia online. Una scelta che dovrebbe far scattare un (altro) campanello d'allarme. La stessa tecnologia che ha alimentato la rivoluzione potrebbe servire per costruire un nuovo regime basato sulla censura.

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a cura di Valerio Porcu

Senior Editor

Il governo egiziano avrebbe in programma di censurare la pornografia online, aprendo la porta a tecnologie e metodi di controllo della Rete ben poco affini alle idee che hanno ispirato la cosiddetta primavera araba. Se si trattasse solo di pornografia non sarebbe una gran notizia; ma se c'è una cosa che abbiamo imparato negli ultimi anni è che non si tratta mai solo di quello.

Questo tipo di censura è sempre stato il preludio, o la scusa, a quella ben più grave che colpisce il pensiero indipendente e la dissidenza. E accade proprio in uno di quei paesi dove (qualcuno crede che) Internet, Facebook e Twitter in particolare, hanno avuto un ruolo determinante.

L'Egitto si prepara al porno online

Blocchino pure i siti porno, ma cosa ci assicura che poi le stesse misure non serviranno per fermare chi gira video di denuncia con il cellulare per metterli online, chi usa un blog per raccontare una realtà scomoda al governo?

Ipotesi tutt'altro che remote, se all'equazione si aggiunge che il paese africano sembra attualmente nelle mani di politici ben poco inclini a concedere voce a chi la pensa diversamente. Secondo Egypt Independent il ministro Mohamed Salem vuole proteggere le famiglie contro una piaga dilagante.

Può anche darsi che le intenzioni siano delle migliori, che si voglia solo innalzare la moralità del popolo egiziano (che ha ben dimostrato di sapersi gestire da solo). E può darsi che la revisione dei libri di storia serva solo a correggere le storture precedenti, e che i parlamentari di area liberale abbiano abbandonato le votazioni per capriccio; e può darsi che sia solo una falsa impressione che gli abusi sessuali siano gestiti come routine senza colpevoli.

Può darsi che la tecnologia sarà usata a fin di bene, e che l'attuale transizione farà del nuovo Egitto un paese più libero e democratico di quanto fosse quello vecchio. Se ai suoi cittadini non si riconosce nemmeno il diritto di godersi un film a luci rosse, tuttavia, può darsi anche che router, firewall, server, software e altro diventino lo strumento perfetto di una nuova dittatura.