Tecnologia E Ink, questa è la direzione
Insomma, si tratta di un dispositivo capace di riassumere l'avanguardia tecnologica del settore: il display, non a caso, si bassa sulla soluzione E Ink, accreditata di un'altissima qualità grafica, e bassi consumi energetici. In questo caso i consumi di Plastic Logic sono ancora più bassi, poiché non è presente alcuna retro-illuminazione: secondo il produttore l'autonomia potrebbe raggiungere anche una settimana di operatività.
La stampa specializzata che ha potuto assistere, qualche giorno fa, al suo lancio ha elogiato soprattutto la qualità riposante delle immagini a display. Scale di grigio facili da leggere, con pochissimo ritardo (lag) nello scrolling verticale.
E Ink è di fatto ormai quasi uno standard, poiché utilizzato da tutti i prodotti all'avanguardia. Il licenziatario, omonimo, per di più annovera fra i finanziatori Intel, Motorola, Philips ed Hearst Corporation. Particolarmente interessante quest'ultimo, che controlla decine di quotidiani, quasi un centinaio di settimanali e quote societarie di TV via cavo come ESPN.
"Anche se lo abbiamo lanciato pensando ai documenti business, sono certamente i quotidiani ciò che chiedono tutti", ha dichiarato Richard Archuleta, CEO Plastic Logic. Una soluzione perfetta, quindi, anche per l'editoria, che potrebbe finalmente abbattere i costi della stampa e della carta, ormai sempre più gravosi sui bilanci. Secondo le stime, su un quotidiano come The San Francisco Chronicle (370 mila copie giornaliere) stampa e distribuzione, non caso, incidono per il 65% delle spese fisse.
Editoria pronta al grande salto
"Speriamo di poter distribuire i contenuti dei nostri quotidiani su una nuova generazione di dispositivi dal prossimo anno", ha commentato Kenneth A. Bronfin, presidente di Hearst Interactive Media. "… certo è che siamo molto interessati agli e-newspaper. Siamo ansiosi di essere coinvolti".
L'industria dell'editoria ormai da molti anni sta cercando di valutare quale sia il momento giusto per dare fiducia ai portable reader. L'ideale ovviamente sarebbe rappresentato da un display flessibile, capace di essere arrotolato come un comune giornale cartaceo. Purtroppo secondo E Ink per una soluzione di quel genere bisognerà aspettare ancora molti anni. È anche vero però, che secondo Sriram K. Peruvemba, vice presidente marketing di E Ink, per un display a colori con immagini in movimento e pubblicità cliccabili - quindi interattive - è questione ormai di poco.
"Vogliamo sostituire la carta", ha dichiarato apertamente Steven Glass, responsabile della Sezione user experience dell'azienda, che dispone di una sede a Mountain View. "Il punto però è di riuscire a farlo con un prezzo in linea con l'attuale offerta di e-reader come Kindle, che viene commercializzato a circa 349 dollari".